Mediaset scarica Tommaso Zorzi o viceversa? Per lui arrivano Drag Race, una petizione e le minacce

Gravi accuse e minacce hanno travolto in queste ore Tommaso Zorzi ancor di più da quando è venuta a galla la possibilità che sia proprio lui uno dei giurati di Drag Race


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Bisogna essere cauti nell’affermare con certezza che l’idillio d’amore tra Mediaset e Tommaso Zorzi sia già finito, ma quello che è certo è che il vincitore del Grande Fratello Vip 2020 è pronto per una nuova esperienza lontano dal Biscione e dai suoi corridoi. In molti erano convinti che Tommaso Zorzi sarebbe stato spremuto e poi buttato mentre altri ancora erano pronti a scommettere che condurre per il web e per i giovani dalla casa del Grande Fratello Vip non sarebbe stato sinonimo di successo in tv, e allora dove sta la verità?

Tommaso Zorzi potrebbe già essere destinato alla panchina oppure si tratta di una piccola pausa da Mediaset in attesa della configurazione ufficiale della prossima stagione televisiva e, quindi, un chiarimento sulla sua collocazione?

Come anticipato ieri da TvBlog, nel cast della versione italiana del format americano proprio Tommaso Zorzi dovrebbe prendere posto in giuria come giurato fisso insieme ad una drag queen e una persona sensibile alle tematiche LGBT ma a quanto pare le polemiche si sono subito sollevate creando un vero e proprio caso. A dire la loro non sono solo gli haters che danno del fallito a Tommaso Zorzi “spremuto” e poi “buttato” da Mediaset, ma è la stessa comunità LGBTQIA+.

La stessa comunità ritiene che questo sia “un affronto per chi aspetta da tanto tempo l’arrivo dello show di drag queen più famoso del pianeta“. Proprio per questo è stata organizzata addirittura una petizione che ha travolto Tommaso Zorzi costretto ieri a cancellare la sua applicazione di Twitter dal suo telefono per tenersi lontano da accuse, offese e minacce.

Nel testo che accompagna la petizione online si legge che “Rupaul’s Drag Race è da sempre uno specchio in cui ritrovarsi per la comunità LGBT e un modo per farsi conoscere al di là degli stereotipi” e che addirittura non vogliono vederci dentro chi “flirta con la Meloni che rinnega ogni diritto alla comunità, quello che parla delle persone del Sud Italia come inferiori, quello che pratica bi-erasure“. Nella stessa petizione si accusa Tommaso Zorzi di portare avanti i concetti di machismo e anche omofobia in alcuni versi.