Carmen Consoli sulla fecondazione assistita per le donne single: “Quando una legge anche in Italia?”

In Italia la fecondazione assistita non è concessa alle donne single e alle coppie omosessuali. Carmen Consoli racconta la sua esperienza

carmen consoli sulla fecondazione assistita

Photo by International Journalism Festival/Wikipedia


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L’intervento di Carmen Consoli sulla fecondazione assistita farà certamente discutere. Non tanto per la pratica in sé, già disciplinata in Italia con la legge n. 40 del 19 febbraio 1940, quanto per i diritti delle persone single.

La cantantessa per antonomasia ne ha parlato alla terza puntata del podcast Mama Non Mama del Corriere Della Sera e ha sollevato la questione per raccontare il suo caso. 8 anni fa, infatti, Carmen Consoli ha messo al mondo Carlo Giuseppe e per farlo si è dovuta spostare a Londra dove ha fatto un percorso di 2 anni.

Tra test psicologici e consulti medici, la cantautrice ha avuto la possibilità di scegliere accuratamente il donatore, non uno qualsiasi, bensì un uomo disponibile ad essere ricontattato per tutelare un futuro diritto di suo figlio. Oggi Carlo Giuseppe sta bene ed è sereno, ed ecco la dichiarazione di Carmen Consoli sulla fecondazione assistita:

“L’esperimento sembra essere riuscito. Probabilmente qualcuno al governo italiano ci sta pensando di portare questa pratica anche qui no? Io sono il test. E insieme a me, credo, Gianna. Tante altre persone in Italia hanno fatto questo e sono tanti, sono veramente tanti che popolano questo Paese e che hanno fatto ricorso a questo tipo di fecondazione, no?”

La Gianna in questione è la Nannini, che nel 2010 ha messo al mondo Penelope Jane seguendo la stessa pratica. Per questo Carmen Consoli si domanda se in Italia prima o poi la fecondazione assistita sarà possibile anche per le persone single. Lo stesso diritto, al momento, è negato alle coppie omosessuali come precisa l’avvocato Carlo Rimini.

Per questo molte donne single o molte coppie omosessuali italiane, attualmente, ricorrono ad altri Paesi in cui la legislazione consente la procreazione assistita a tutti. Le limitazioni in Italia hanno generato un fenomeno che la stampa definisce “turismo procreativo” e che spesso è oggetto di dibattito.

Il percorso per molte pazienti che si spostano all’estero per cercare un donatore è spesso difficile, soprattutto per le barriere linguistiche. La scelta di Carmen Consoli sulla fecondazione assistita è maturata quando l’artista aveva 38 anni e aveva appena perso il padre: sola con sua madre, nel giorno di Natale, aveva sentito l’esigenza di allargare la famiglia.