Come Salvini utilizzerà la sentenza di Catania per continuare a essere disumano

Il leader della Lega ha ribadito che se tornerà al Governo farà esattamente la stessa cosa. Lascerà centinaia di persone in mare per giorni prima di una decisione burocratica dell'Europa

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Le sentenze si rispettano. Quante volte abbiamo ascoltato questa frase ripetuta da tutti gli schieramenti politici. Si badi bene, a loro uso e convenienza. La sentenza del Gup di Catania ,che ha deciso per il proscioglimento di Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti, rappresenta un importante spartiacque per le politiche migratorie del nostro Paese. Quella che è stata una sentenza di carattere squisitamente tecnico-penale verrà utilizzata sotto il profilo politico. Una specialità dei partiti italiana a cui Salvini non si sottrarrà.

Come? Molto semplice. Costruendo un assioma fallace dal punto di vista logico ma perfetto per la propaganda social, già partita in queste ore. Salvini dice di aver “difeso i confini italiani e la sicurezza del Paese”. La procura lo accusava di aver commesso il reato di sequestro di persona. Poiché il giudice lo ha prosciolto da questa accusa, Salvini ne trarrà, e già lo sta facendo a spron battuto, la conseguenza che il suo comportamento era giusto e legittimo e che ha difeso i confini italiani.

Anche agli osservatori meno attenti è chiaro che il giudice ha semplicemente deciso che non ha commesso il reato di sequestro di persona. Non che abbia agito per difendere i confini italiani né tantomeno che il suo comportamento fosse quello adatto da riservare a persone che scappavano da guerra e persecuzioni. Probabilmente l’atteggiamento tenuto da Salvini non ha ancora una classificazione nel nostro codice penale. Un Paese civile si adopererebbe per porre fine a certi comportamenti emanando delle leggi a riguardo. Questa speranza al momento resta tuttavia remota.

Nel frattempo, il nostro utilizzerà questa sentenza per tirare acqua al proprio mulino e, come già annunciato dieci minuti dopo la lettura del dispositivo, rifare le stesse cose qualora dovesse tornare al Governo. Si è dichiarato pronto a lasciare per giorni in mare centinaia di persone, senza farli sbarcare in un porto sicuro, se prima l’Europa non provvederà a una loro distribuzione tra i Paesi membri. Costi quel costi. Questa sarà la sua scelta politica.

Un giudice ha detto che non si tratta di sequestro di persona, e solo altri magistrati potranno confutare questa decisione. Resta, però, una certezza che nessun tribunale e nessuna “vacatio legis” potrà confutare: lasciare delle persone per giorni in mare in attesa di un atto burocratico è un comportamento disumano. Oggi Salvini a Catania ha dichiarato che continuerà a tenere un comportamento disumano. Il resto della politica italiana probabilmente si allineerà per non perdere consensi. Da oggi avendo anche una “scusa”. Non ci sarà limite al peggio.