L’inutile polemica sul bacio non consensuale a Biancaneve, sotto accusa l’happy ending

Davvero senza senso certe posizioni estreme sul lieto fine della classica fiaba Disney

bacio non consensuale a Biancaneve

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Per quanto inutile e pretestuosa, è pure tanto virale l’ultima polemica del momento, ossia quella relativa al ribattezzato bacio non consensuale a Biancaneve da parte del principe. Ebbene si, proprio quello che tutti conosciamo come l’happy ending della prima vera favola di Walt Disney. Quel gesto d’amore del giovane cavaliere per risvegliare la principessa dal sonno profondo post avvelenamento della mela della strega è ora sulla bocca di tutti. Sarebbe il simbolo di un inizio di molestia verso chi (in quel momento e in sostanza) non era capace di intendere e di volere.

Non c’è storia d’amore che tenga e nonostante Biancaneve e il principe anelassero, fin dall’inizio della fiaba, a stare insieme saremmo al cospetto di un bacio non consensuale sulla base dell’ultima interpretazione. Quest’ultima è riconducibile, in partenza, di due soli giornalisti californiani Katie Dowd e Julie Tremaine che hanno commentato sul sito SFgate la nuova attrazione del parco giochi di Disneyland a Anaheim, proprio in California. La giostra è stata rinnovata con colori ed effetti luce molto moderni e chiamata “Snow White’s Enchanted Wish”, il desiderio incantato di Biancaneve. Proprio sul nome dell’attrazione ci si è interrogati: davvero il desiderio di Biancaneve era quello di essere baciata dal principe?

Da una semplice recensione, attraverso il tam tam della posizione ripresa ovunque nel mondo, ecco la conclusione più estrema per molti: il bacio non consensuale a Biancaneve è una vera e propria molestia, la stessa Walt Disney dovrebbe cambiare l’happy ending della favola e trovare un coronamento della storia più partecipato da parte della principessa.

La sterile polemica fa acqua da tutte le parti: davvero si vogliono contestualizzare le dinamiche di una fiaba cinematografica creata nel 1937 ai giorni nostri? Cosa ne sarebbe anche della dolce Aurora de La Bella Addormentata Nel Bosco svegliata dal suo principe esattamente nelle stesse modalità? Anche quel finale dovrebbe essere cambiato? Cosa dire poi degli innumerevoli riferimenti politicamente scorretti del film Disney del passato, come gli sberleffi agli indiani pellerossa nel film Peter Pan, alle popolazioni asiatiche negli Aristogatti e agli schiavi africani in Dumbo? In questi ultimi 3 casi, proprio la Disney ha recentemente ammesso “le proprie colpe” segnalando le antiche e scorrette interpretazioni con un disclaimer pre-visione per gli spettatori. Parlare anche di molestia per Biancaneve e Aurora questo no, sarebbe il colpo mortale inferto al concetto cardine delle favole d’amore, quello del salvatore artefice del lieto fine. D’altronde proprio le due principesse, al loro risveglio, hanno dimostrato con il loro splendido sorriso tutta la consensualità nei confronti del gesto del principe. Creare un caso mondiale su due storici classici è solo un’inutile perdita di tempo. Piuttosto, il monitoraggio altrettanto attento su scene e rappresentazioni di eventuali violenze subite dovrebbe avvenire invece su tutti i contenuti più o meno attuali, quelli del mondo del cinema, delle serie TV, dei social, della pubblicità e chi più ne ha più ne metta.