Rai3 su Fedez, parla Ranucci: “Errori nella gestione dell’evento” ma nessuna censura

Il vicedirettore di Rai3 da Fazio parla del caso Fedez: "Una brutta pagina, un cortocircuito di comunicazione"

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Si esprime ufficialmente Rai3 su Fedez, attraverso un intervento all’interno del programma di Fabio Fazio, Che Tempo Che Fa. A parlare è il vicedirettore di Rai3 e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, che parla del caso Fedez come di una “brutta pagina”.

Si dice contento che la TV di Stato abbia chiesto scusa, “come solo le grandi aziende sanno fare”. Precisa però che non si tratta di accuse per la censura, in quanto la censura non è mai avvenuta. Le scuse si riferiscono piuttosto alla gestione del fatto.

E’ stata una brutta pagina, sono contento che la Rai abbia chiesto scusa, come solo le grandi aziende sanno fare. Voglio precisare però che non sono scuse per una censura, che non è mai avvenuta, ci tengo a dirlo, ma scuse per la gestione, perché è grave anche solamente che una persona possa pensare di essere censurata in Rai”, le sue parole.

Ranucci accenna ad un cortocircuito nella comunicazione e ad una cattiva gestione dell’emergenza, pare di errori commessi nella gestione del concerto del Primo Maggio di Roma e spiega che da parte della TV di Stata è stata concessa una delega ad una società esterna che ha parlato per conto della Rai:

Da quello che ho ricostruito è stato un grande cortocircuito di comunicazione, ci sono stati errori soprattutto nella gestione di questo evento. E’ stata data una delega a una società esterna, le voci al telefono che parlano di ‘sistema’ e dicono che in Rai non si possono fare nomi e cognomi, sono quelle di due persone che nella telefonata parlano di esigenze di un non ben identificato editore, che non è sicuramente la Rai. Sono due persone che sono abituate a gestire anche eventi per la politica e che ragionano per logica di par condicio”.

Si dice poi dispiaciuto per il coinvolgimento di Ilaria Capitani, certo che non sia stata operata alcuna logica di censura ai danni del rapper.

“E’ un fatto grave, bisogna prendersi delle responsabilità. Mi dispiace che c’era anche Ilaria Capitani, una collega bravissima di Rai3, che conosco personalmente e che sono sicuro non è mai stata animata da una logica di censura. Però bisogna mettere le cose in chiaro, l’azienda semmai deve fare autocritica nella gestione di questi eventi, nel lasciare che vengano gestiti da personaggi che poi rispondono alla politica“.