Campania in zona arancione da lunedì ma i dati parlano chiaro

Decisione destinata a far discutere, il numero di positivi non ha eguali con il resto d'Italia

campania in zona arancione

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La Campania in zona arancione dal prossimo lunedì 19 aprile? Per quanto la cosiddetta Cabina di Regia per l’emergenza Covid-19 nel nostro paese si riunirà nel pomeriggio di questo venerdì, Repubblica ha già anticipato la decisione del passaggio alla nuova condizione per il territorio governato da Vincenzo De Luca. Manca solo l’ufficialità ma, a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto, proprio la regione in questione dovrebbe abbandonare le restrizioni più severe per il controllo della pandemia.

Qual è la principale motivazione che spingerebbe verso la Campania in zona arancione? L’ormai noto e temuto indice Rt sarebbe in miglioramento e cosa più confortante, scenderebbe l’incidenza dei casi di positività al Covid-19 su 100.000 abitanti (ora 238, quindi sotto la soglia dei 250). Si tratterebbe tuttavia di una decisione alquanto discutibile: questo per i dati ufficiali relativi alla diffusione del virus in tutta la regione che la contraddistinguono (molto negativamente) da tutto il resto d’Italia.

I numeri più aggiornati (risalenti a ieri 15 aprile) sulla diffusione del coronavirus in Campania sono i seguenti: sono ben 91.524 i cittadini residenti attualmente positivi alla grave malattia. Volendo fare un paragone con la sola Lombardia, ossia la seconda regione italiana con più attuali contagiati in questo stesso momento, ha un numero totale pari a 67.918 positivi. La differenza superiore alle ventimila unità è davvero notevole. Va solo valutato che nella regione del sud la pressione sulle terapie intensive sarebbe inferiore con soli 136 posti occupati a fronte dei 739 in Lombardia.

Con i numeri appena segnalati, la Campania in zona arancione potrebbe essere una mossa azzardata: l’ulteriore rilassamento delle misure anti-contagio potrebbe di certo non favorire il calo dei contagi, anzi la curva potrebbe riprendere a salire. A fronte delle preoccupazioni dei più rigoristi, la notizia dell’abbandono della zona rossa farà di certo piacere a molte categorie del commercio: basti pensare solo ai negozi di abbigliamento, scarpe, ai parrucchieri e ai centri estetici che riapriranno le loro attività a partire da lunedì prossimo.