Vaccinare gli atleti Olimpiade Tokyo. Salta fila o degni rappresentanti dell’Italia? Vezzali infilza il Covid-19

Lo sport, in Italia, è un'industria nella quale lavora un milione di persone. Vaccinati i soggetti deboli è giusto, vaccinare sport e cultura, turismo e gastronomia che contribuiscono all'economia del Paese

Vezzali difende atleti dal Covid-19

Valentina Vezzali campionessa olimpica e Sottosegretario allo Sport


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Divampa l’ennesima polemica Covid-19 con al centro lo sport. Ancora una volta la demagogia puerile tenta di soffocare il buon senso nella battaglia contro il Covid-19. Stavolta al centro della bufera ci sono gli atleti azzurri impegni nella spedizione olimpica a Tokyo.

L’intento del Comitato Olimpico Internazionale e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano è quello di metter in sicurezza le delegazioni che disputeranno i giochi già rimandati l’anno scorso a causa del Covid-19. Dunque di sottoporre tutti a vaccinazione a prescindere da criteri meramente anagrafici.

Una strategia logica per tentare di garantire il regolare svolgimento delle competizioni nonostante la pandemia Covid-19. Per molti i giochi olimpici di Tokyo sono addirittura un simbolo universale di rinascita anche se non ancora di ritorno alla normalità. E’ pertanto prioritario rendere immuni dal Covid-19 gli atleti che giungeranno da tutto il mondo anche per scongiurare una malaugurata diffusione del contagio quando torneranno a casa al termine delle competizioni.

L’orientamento delle autorità sportive sta incontrando qualche resistenza demagogica. Sul web monta la protesta di chi ritiene gli atleti dei privilegiati che non meritano alcuna corsia preferenziale nella vaccinazione anti Covid-19. E’ la solita storiella demagogica già ascoltata nei mesi scorsi quando alcuni esponenti politici e di governo facevano di tutto per impedire la ripartenza dello sport con la stessa risibile motivazione. Costoro guardano solo al vertice milionario di una piramide organizzativa e strutturale che in Italia garantisce lavoro ad oltre un milione di persone, la stragrande maggioranza delle quali guadagna un normalissimo stipendio. Lo sport oltre alla valenza agonistica e sociale è anche una delle principali aziende del Paese.

La polemica è diventa rovente al punto che la pluri campionessa olimpica Valentina Vezzali, oggi Sottosegretario allo Sport, è dovuta intervenire a difendere gli atleti olimpici (leggi di più) . Gli atleti olimpici sono le punte di diamante del Made in Italy. Non sono certo dei furbetti salta fila e per la loro funzione meritano di esser vaccinati dal Covid-19 proprio per il loro contributo non solo all’immagine ma anche all’economia del Paese.

Una volta vaccinati gli anziani ed i soggetti fragili, è logico che la vaccinazione Covid-19 non segua soltanto il mero criterio anagrafico. E’ doveroso definire categorie strategiche che , con il loro lavoro, contribuiscono anche alla ripresa economica e sociale come ad esempio gli operatori della cultura e spettacolo, del turismo ed enogastronomia, dello sport.