Layne Staley, la solitudine dei numeri uno | Memories

Il 5 aprile 2002 muore Layne Staley, voce degli Alice In Chains. Il suo corpo pesa 36 chili e viene rinvenuto soltanto due settimane dopo

morte di layne staley

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Il giorno in cui Layne Staley muore insieme a lui non c’è anima viva. Alle sue spalle tante croci, tanto dolore e tanta musica. Ci sono gli Alice In Chains, la band che ha definito i contorni del grunge di Seattle insieme ai Nirvana, i Soundgarden, i Pearl Jam e tanti altri. Ci sono i Mad Season, c’è la superband Class Of ’99 con la quale ha registrato la cover di Another Brick In The Wall dei Pink Floyd. Una testimonianza straziante, visto che la fonetica di Layne è continuo sbattere delle gengive in quella bocca rimasta senza denti e senza parole.

Layne Staley muore il 5 aprile 2002, esattamente 8 anni dopo il suo collega Kurt Cobain. Il suo corpo rimane in silenzio e solitudine per due settimane. Alle sue spalle, dicevamo, tante croci. La prima nel 1998 quando la sua compagna Demri Lara Parrott muore per un’endocardite batterica, lasciandolo nello strazio. Layne Staley si ritira nella sua casa di Seattle e si lascia andare all’eroina e alla rassegnazione. Il suo corpo è una mappa di piaghe e pustole, i denti cadono e l’equilibrio psichico vacilla sempre di più.

C’è poi quel padre, Phil Staley, che dopo aver abbandonato la famiglia si fa nuovamente vivo per spillare soldi al figlio. Lo ha visto sulle copertine, ora vuole ritrovarlo. Nessuna riconciliazione: Phil e Layne iniziano a drogarsi insieme e per gli Alice In Chains c’è sempre meno spazio. Layne si butta a capofitto nell’autodistruzione, brucia i suoi anni, calpesta i suoi sogni.

Arriva a pesare 36 chili fino a quel giorno in cui il suo corpo si spegne. Non pesa più, non respira più e non vive più, Laney. Prima di morire fa in tempo a rilasciare un’ultima intervista alla giornalista Adriana Rubio per dissuadere gli ascoltatori dall’uso dell’eroina. La morte di Layne Staley segna il giorno più nero del grunge, un maledetto 5 aprile che vorremmo cancellare dal calendario.