Gianni Morandi parla dell’incidente: “Qualcuno mi ha guardato dal Cielo”

Per la prima volta, Gianni Morandi parla delle ustioni che ha riportato in seguito all'incidente in campagna

Gianni Morandi incidente

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Gianni Morandi dovrà rimanere in ospedale ancora dieci giorni ma la noia non sembra proprio essere un problema per lui che ha raccontato: “Arrivo a sera che non sono riuscito a fare tutto quello che volevo fare”.

Per la prima volta, Gianni Morandi parla dell’incidente. Ne parla sulle pagine del quotidiano Il Resto Del Carlino e confida:Credo che ci sia qualcuno che mi ha guardato dal Cielo, ne sono convinto”. Il cantante ha ustioni sul 15% del corpo e non potrà fare ritorno a casa almeno per altri 10 giorni ma si sente fortunato.

Caduto nel fuoco mentre bruciava le sterpaglie in campagna, gli sarebbe potuta andare molto peggio e Morandi cosa.

“In quei momenti ho pensato solo a salvarmi. Lo spavento è cresciuto dopo, ripensandoci. Arrivi qui, dove sono bravissimi, dove c’è una squadra di persone fantastiche che ti aiuta, che è sempre pronta e tu ti accorgi che sei nelle loro mani”, le sue parole rivolte al personale medico.

Ha provato tanto dolore e ringrazia l’ausilio dei farmaci: “Senza l’aiuto dei farmaci non si può resistere a questo dolore. Ogni due giorni mi facevano una medicazione. Ma la medicazione è una cosa molto dolorosa e ti devono addormentare. Capisci che non è facile per un fisico. Io ho anche la fortuna di avere uno spirito positivo, ottimista, e questo mi aiuta. Poi l’affetto della gente. Roba incredibile, messaggi da tutto il mondo, perfino dalla Russia, dall’America, mi hanno scritto i colleghi, tutti, mi hanno chiamato. Arriva di tutto: disegni, libri, cioccolatini, uova di Pasqua”.

Prima di tutto, ho salvato la vita. Perché quando tu cadi dentro a una buca così, mentre spingi dentro un tronco che pensi faccia resistenza, e ti trovi in mezzo alle braci, con le fiamme intorno, è una cosa tremenda“, racconta al Resto del Carlino. “La seconda cosa importante è che ho salvato la faccia”, osserva.

Ustioni di secondo e di terzo grado su mani, ginocchia, un gluteo, una parte della schiena e una dell’orecchio ma il supporto di sua moglie Anna, che lo va a trovare in ospedale 2 ore al giorno per alleviare il suo dolore: è grazie a lei che non ha mai perso l’ottimismo e il buonumore.