Adriano Celentano scrive a Fabrizio Corona su Instagram: “Punizione spropositata”

Adriano Celentano ha scritto a Fabrizio Corona dopo le notizie sul suo ritorno in carcere e sul ricovero in ospedale. Ecco il testo completo della lettera

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Alla luce della vicenda giudiziaria che vede come protagonista l’ex agente dei paparazzi Adriano Celentano scrive a Fabrizio Corona e lo fa attraverso il suo profili Instagram. La lettera si presenta in una serie di 8 slide firmate L’Inesistente, lo pseudonimo che il Molleggiato adotta sui social.

Il caso di Fabrizio Corona

Fabrizio Corona, ricordiamo, si è visto sospendere il differimento della pena da parte del Tribunale di Sorveglianza. All’ex re dei paparazzi, infatti, erano stati concessi i domiciliari nel dicembre 2019 in quanto le sue condizioni erano risultate “incompatibili con il carcere” dallo stesso Tribunale di Sorveglianza di Milano. Per lui era stato disposto il trasferimento presso un istituto di cura in Monza-Brianza per venire a capo di diversi disturbi psichiatrici: personalità borderline, disturbo bipolare, disturbo narcisistico e sindrome depressiva. Corona, inoltre, aveva fatto ricorso all’uso di droghe.

Negli ultimi giorni il Tribunale di Sorveglianza ha sospeso il provvedimento e ha disposto il ritorno in carcere. Fabrizio Corona, ricevuta la notifica, ha assunto un atteggiamento oppositivo e si è ribellato con forza agli agenti arrivati per trasportarlo nel centro di detenzione dopo essersi ferito ai polsi e aver mostrato il sangue sui social. Corona, nel parapiglia, ha anche sfondato un vetro dell’ambulanza. Da quel momento è stato disposto il trasferimento all’ospedale Niguarda dove l’ex agente si è chiuso in uno sciopero della fame.

Adriano Celentano scrive a Fabrizio Corona

Il Molleggiato, dopo aver visto la puntata de L’Arena di Massimo Giletti dedicata al caso, ha scritto una lettera a Fabrizio Corona e l’ha postata sul suo profilo Instagram. Ecco il testo integrale:

“Caro Fabrizio,
anch’io, come chiunque abbia potuto vedere la scena straziante trasmessa da Giletti, sono rimasto profondamente colpito nel vedere il dolore e la disperazione di una madre che, aggrappata alla tua giacca, piangeva e ti supplicava di stare calmo. Un dolore così grande che pareva uscire dallo schermo, quasi come a sciogliere una lacrima di chissà quanta gente ti stava guardando. E mentre anch’io, a fatica, cercavo di fermare la mia, di lacrima, tutto ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, il mio pensiero si è fermato su di te.

Sulla tua persona… tu hai fatto tante stro**ate nella vita… la più grossa e direi la più pericolosa, è quella di aver indotto i giudici a darti una punizione spropositata. Con la scusa di sommare le tue colossali ca**ate, cioè ogni ca**ata una punizione, ti hanno dato 14 anni di prigione. E qui, secondo me, sta la grande ingiustizia della giustizia italiana. Si danno 14 anni ad un come te, che ha fatto sì, cose punibili dalla legge, ma non a tal punto da equiparare i tuoi madornali errori di vita a chi uccide una persona.

Non si contano i casi di individui che hanno assassinato una o più persone e, solo dopo 5 o 6 anni di buona condotta, escono di prigione. Forse è ora che la politica, anziché intraprendere affari con quei Paesi che fanno sparire le persone tagliandole a pezzi, dica qualcosa sull’arrangiamento-giustizia. Caro Fabrizio! Il dolore di tua madre è grande, come grande sarà quello di tuo figlio. Un bellissimo ragazzo che si trova “nel bel mezzo” di una grande decisione… che dovrà necessariamente partire da te.

Solo tu puoi aggiustare un sentiero, non solo della tua vita, ma quella di tutte quelle persone che aspettano un tuo segnale, comprese le migliaia di persone che ti seguono su Internet. Io ho un’idea!

Con queste parole Adriano Celentano scrive a Fabrizio Corona e non nasconde una presa di posizione nei confronti della giustizia italiana e della politica che, secondo la sua opinione, avrebbero calcato troppo la mano contro l’ex agente dei paparazzi.