Ginny & Georgia di Netflix è la nuova Gilmore Girls? Tutte le ispirazioni della serie da Buffy a Veronica Mars

La creatrice di Ginny & Georgia di Netflix rivela tutte le ispirazioni che stanno dietro la sua serie, da Gilmore Girls a Veronica Mars

Ginny & Georgia

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Approdata il 24 febbraio sulla piattaforma e subito etichettata come la nuova Gilmore Girls, Ginny & Georgia di Netflix è in realtà una serie dal registro e dalla trama di più ampi respiro rispetto alla dramedy dei coniugi Palladino. Anche qui il perno della storia è la complicata relazione tra una madre e una figlia che hanno soli 15 anni di differenza, ma c’è anche molto altro (qui la nostra recensione).

Se le Gilmore sono due adorabili chiacchierone e pasticcione, con un rapporto complicato tra loro e con il resto della famiglia ma profondamente sincero ed autentico, le Ginny e Georgia di Netflix fanno i conti anche con interrogativi sulla loro rispettiva natura. Quella di Georgia, in particolare, desta molte perplessità nella sua stessa figlia, visto che oltre ad essere una sopravvissuta ad abusi domestici e violenze sessuali la trentunenne è anche una potenziale assassina degli uomini che ha usato per ottenere i suoi scopi. Sua figlia, invece, teme di ripercorrere gli errori della madre mentre affronta questioni che nel mondo quasi fatato delle Gilmore non esistono: da quindicenne birazziale deve fare i conti con diverse sfumature di razzismo e una discriminazione strisciante a più livelli (quella dei bianchi verso i neri, ma anche dei neri verso coloro che sono di etnia mista), oltre alla sensazione di diversità che deriva dal proprio contesto familiare e sociale.

La creatrice della serie Sarah Lampert, nonostante sia una fan dichiarata di Gilmore Girls, ha però specificato che Ginny & Georgia di Netflix non vuole fare il verso ai personaggi di Lauren Graham ed Alexis Bledel. Semmai l’ispirazione che l’ha mossa nella scrittura è un mix di riferimenti diversi. Certo Gilmore Girls, citata nel primo episodio dalla stessa Georgia, “è stata sicuramente un’ispirazione, ma non più di My So-Called Life, Buffy, Veronica Mars“. Infatti la sottotrama che strizza l’occhio al genere crime rende questa serie qualcosa di diverso da una comedy o da un dramma familiare tout court. La Lampert si è ispirata a “personaggi femminili forti, dinamici, intelligenti, divertenti, spiritosi e potenti” e ha declinato la sua sfaccettata idea di femminilità in un contesto familiare specifico, quello di una donna single diventata madre per la prima volta a soli 15 anni.

Di qui è nato il caotico mondo di Ginny e Georgia di Netflix, che ruota intorno ad un tema universale mai abbastanza sviscerato: “Penso che una relazione tra una madre e una figlia, in particolare una figlia adolescente, sia una delle relazioni più complicate, sfumate, disordinate, tira e molla che si possa avere nella vita e penso si sia spazio, onestamente, per centinaia di spettacoli su questo. Le relazioni tra madre e figlia sono così interessanti per me e ogni festa della mamma mando a mia madre un biglietto di scuse per gli anni del liceo“.

Altri riferimenti che hanno contribuito alla creazione dei personaggi sono stati citati dall’attrice Brianne Howey, interprete di Georgia. Nell’interpretare la protagonista di Ginny e Georgia di Netflix, l’attrice di Batwoman ha attinto dalle serie più disparate, da Gilmore Girls a Game of Thrones: in questa donna sofferente ma anche spietata c’è un po’ di “Fiona di Shameless, Nancy Botwin di Weeds, ovviamente Lorelai, e penso che alcuni dei momenti più bui di Georgia, ci sia forse un po’ di Cersei in lei, è una forza da non sottovalutare. Non vorresti averla come nemica. È davvero divertente trovarsi a cavallo del confine tra pauroso e affascinante“.

La prima stagione si è conclusa proprio con un atroce interrogativo da parte di Ginny sulle colpe di sua madre Georgia e una fuga dell’adolescente insieme al fratellino Austin, un cliffhanger che apre la strada ad una potenziale nuova stagione.