Bufera su Tom Ellis di Lucifer e gli stereotipi sull’Italia: il video diventa virale

Tom Ellis è finito al centro di polemiche dopo aver pubblicato un video in cui, secondo i fan, avrebbe fatto un triste commento sull'Italia

Tom Ellis

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Tom Ellis è finito nel mirino nei fan – e non in positivo. L’attore di Lucifer ha pubblicato un video in cui ha fatto un triste commento sull’Italia, facendo irritare (e non poco) i fan del nostro paese.

Nel breve filmato si vede la star negli studi della Warner, dove Lucifer viene girato, durante una pausa dal set. Tom Ellis mostra delle bandiere attaccate alla sua bici. Oltre a quella del Galles, suo paese d’origine, c’è anche quella dell’Italia. La polemica è nata quando l’attore ha fatto dell’ironia che non tutti hanno gradito. L’attore si è infatti riferito all’Italia citando la mafia.

La persona che è con lui e lo sta filmando gli chiede chi l’abbia convinto ad appendere la bandiera, e l’attore è un po’ esitante, prima di rispondere “The mafia”, mentre si sentono delle risate in sottofondo.

Si tratta del classico stereotipo sull’Italia che ovviamente non giustifica l’attore, il quale probabilmente non è molto informato sulla storia del nostro Paese e su cosa abbia significato per noi. È anche probabile che si tratta di uno scivolone non voluto, ma ciò non toglie il fatto che l’ironia e l’associazione con la mafia sia stata di cattivo gusto.

Il video di Tom Ellis è diventato virale in brevissimo tempo con i fan che l’hanno anche condannato. Sui social c’è chi ha dichiarato che boicotterà Lucifer, chi invece ha lanciato una campagna di odio al grido dell’hashtag #TomEllisIsOverParty. C’è anche chi ne prende le difese, affermando che nel video non si vede chiaramente se la bandiera sia effettivamente italiana e che i colori potrebbero essere quelli dell’Irlanda.

In ogni caso, la serie Netflix sta per concludersi: le riprese della sesta e ultima stagione sono agli sgoccioli. La seconda metà della quinta, invece, verrà pubblicata nel corso del 2021 sulla piattaforma di streaming.

Ecco il video in questione: