Due modalità per prenotazione vaccino Covid in Umbria, non solo sul portale

Campagna di adesioni al via ma per specifico anno di nascita dei cittadini

prenotazione vaccino Umbria

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Da questo 12 febbraio parte la prenotazione vaccino Covid in Umbria. La regione del centro Italia alle prese con le varianti del coronavirus e forse prossima ad un passaggio in zona rossa si appresta a far partire la campagna di somministrazione per cittadini e non più solo per personale sanitario, anche se nel caso di over 80 (ma secondo scaglioni di seguito ben dettagliati).

Quali sono le modalità per procedere alla prenotazione? Esattamente come accaduto anche in altre regioni d’Italia, gli interessati potranno procedere alla loro registrazione su un portale dedicato alla campagna, oppure in alternativa potranno rivolgersi a qualsiasi farmacia.

Prenotazione vaccino Covid in Umbria via portale web

Per fornire l’adesione alla campagna per la prevenzione del nuovo coronavirus si dovrà visitare la specifica sezione del Cup Umbria. I dati necessari al momento della prenotazione saranno essenzialmente due, ossia il codice fiscale e il numero di cellulare. Una volta eseguita l’operazione, ogni cittadino interessato riceverà un sms con l’indicazione del luogo e dell’ora in cui dovrà presentarsi per ottenere sia la prima che la seconda somministrazione.

In caso di difficoltà, dubbi o anche solo richiesta di informazioni ci si potrà rivolgere numero verde dedicato 800.192.835. Il recapito gratuito è attivo tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 20. Sempre attraverso lo stesso canale, sarà anche possibile effettuare la cancellazione della prenotazione.

Chi può prenotarsi?

L’attuale fase di prenotazione vaccino Covid in Umbria investe solo i cittadini nati nel 1940 e nel mese di gennaio 1941. In una seconda fase, quella al via il prossimo 25 febbraio, potranno fornire la loro adesione tutti i cittadini nati da febbraio a dicembre 1941, quelli nati nel 1939 e in tutti gli anni precedenti. Le somministrazioni vere e proprie partiranno poi, solo per il primo gruppo di cittadini, lunedì 15 febbraio.

Gli ultraottantenni fragili che non possono recarsi ai punti di somministrazione non avranno la necessità di optare in quanto saranno vaccinati a domicilio dal proprio medico di famiglia.