Un senatore leghista cita Elio E Le Storie Tese prima della fiducia a Conte, la risposta di Rocco Tanica

Un senatore della Lega ha citato un brano di Elio E Le Storie Tese durante un suo intervento. Rocco Tanica non l'ha presa benissimo, ecco la risposta

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Nella giornata della fiducia a Conte un senatore leghista cita Elio E Le Storie Tese per argomentare il suo intervento. Si tratta di Alberto Bagnai, e il suo discorso ha suscitato la reazione di Rocco Tanica che sui social ha invitato i politici a non litigare nel nome della sua band.

Il senatore leghista cita Elio E Le Storie Tese

Per argomentare il dissenso verso l’attuale Governo, il senatore leghista cita Elio E Le Storie Tese e lo fa con un brano estratto da İtalyan, Rum Casusu Çıktı (1992), ovvero il famosissimo Il Vitello Dai Piedi Di Balsa che ospitava un duetto con Enrico Ruggeri. Bagnai fa dunque una parafrasi del titolo del pezzo, trasformando “vitello” in “governo” per dire che tutto si reggerebbe sulla menzogna.

Nel suo esilarante e provocatorio discorso, tuttavia, il senatore leghista cita Elio E Le Storie Tese ma senza fare il nome della band, attribuendo la parafrasi a “un altro famoso poeta”. Non basta, ovviamente, per celare gli autori.

“Tutti i presidenti lamentano l’assenza di interlocuzione di questo governo. Quale spinta ideale, l’unico ideale era unirsi contro Matteo Salvini. All’arrivo del malloppo è iniziata la corsa della spartizione, anche i fratelli europei non hanno fiducia in voi. Abbiamo di fronte a noi un governo che, citando un altro poeta, ha i piedi di balsa inventore di una storia falsa che campa sulla menzogna”.

La risposta di Rocco Tanica

Immediato l’intervento di Rocco Tanica, tastierista deli “Elii”, che su Twitter riprende un frammento del discorso di Alberto Bagnai e, seppur con ironia, invita i politici a non far uso del loro nome o almeno a non litigare tirando in ballo la sua band.

“Non litigate nel nostro nome. Firmato Eelst di Centro per l’estremismo monarchico bi-partisan comunistico fascistico con l’Europa anarchica unita frammentata nel Mondo”.

Tuttavia Palazzo Madama ha dato la fiducia a Giuseppe Conte con 156 voti favorevoli e con l’astensione, come già si sapeva, di Italia Viva.

Nel mese di dicembre Albero Bagnai aveva già fatto parlare di sé paragonando l’Europa di oggi a quella del 1939, ovvero della Germania nazista di Hitler che occupava la Polonia. Oggi il senatore leghista cita Elio E Le Storie Tese e probabilmente per quell’infelice precedente i diretti interessati non hanno gradito, ribadendo ancora una volta la volontà degli artisti di tenersi fuori, finché possono, dal dibattito politico.