Beppe Fiorello e Rosario a Penso Che Un Sogno Così ricordano il padre sulle note di Domenico Modugno

I fratelli Beppe e Rosario Fiorello commuovono tutti a Penso Che Un Sogno Così. Ecco la toccante dedica al loro padre sulle note di Domenico Modugno

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Beppe Fiorello e Rosario a Penso Che Un Sogno Così hanno commosso gli spettatori con un’esibizione a cuore aperto. Ieri sera era di scena l’appuntamento con le canzoni di Domenico Modugno e i due fratelli, uniti dallo stesso affetto, hanno scelto le note del compianto cantautore per ricordare il padre Nicola Fiorello, scomparso nel 1990.

Con la voce di Beppe è iniziato il racconto. Suo padre, Nicola, lavorava nella Guardia di Finanza ed era un uomo pieno di gioia e sensibilità. Beppe lo ricorda per quelle volte in cui lo abbracciava quando aveva paura del buio e quando cantava se qualcuno era triste.

“Mio padre era sempre un tipo molto allegro, aperto, positivo, un altruista. Solo che mia madre tutto questo non l’aveva inquadrato molto bene. Due caratteri diversi. Mia madre non amava avere gente per casa, mio padre invitava sconosciuti a cena. Era fatto così. Se qualcuno di noi era triste, lui cantava. Se avevo paura del buio, mi abbracciava forte, forte con quelle sue mani caldissime”.

La tragica morte avvenne nel corso di una festa di Carnevale in occasione della quale il padre aveva radunato parenti amici. Durante il ricevimento le persone ballavano felici, e Nicola era soddisfatto di essere riuscito, ancora una volta, a dispensare allegria ai suoi cari.

“Mentre ballava con mia madre, distribuiva baci e saluti a tutti, anche a qualche bella signorina ma sempre con garbo. Mia madre non era gelosa, non ne aveva motivo”.

A un certo punto Nicola avvertì la moglie che sarebbe andato in macchina a prendere le sigarette.

“Aveva parcheggiato la sua auto in una vita stretta e buia del mio paese… proprio lì. Poca luce e nessuno in giro per poterlo aiutare. Fu trovato così: con la cravatta slacciata, le mani sulla testa. E un col sorriso sulle labbra: era felice”.

Nicola Fiorello non tornò più. Per omaggiare la sua memoria Beppe Fiorello e Rosario a Penso Che Un Sogno Così gli dedicano un brano di Domenico Modugno e la scelta cade su Tu Sì ‘Na Cosa Grande. Un brano prezioso nel repertorio del cantautore di Polignano A Mare, e non solo per l’indiscutibile bellezza delle parole e della musica. Su un testo di Roberto Gigli e su una musica composta proprio da Modugno, Tu Sì ‘Na Cosa Grande vinse il Festival di Napoli nel 1964 e in quell’occasione fu interpretato anche da Ornella Vanoni.

Il brano fu inserito nell’LP Modugno pubblicato nel 1964 come 14esima prova in studio del cantautore pugliese. Sulle dolci note di questa poesia Beppe Fiorello e Rosario a Penso Che Un Sogno Così ricordano il padre Nicola e il più grande dei due fratelli, solennemente, entra in scena con la divisa della Guardia di Finanza.