Brevetto Huawei per rimuovere graffi dallo smartphone

Come funziona il brevetto di Huawei di recente approvato per la rimozione dei graffi dallo smartphone


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I graffi sul vetro dello smartphone sono di un fastidio che solo chi ci ha avuto a che fare può vagamente immaginare. Huawei lo sa, ed ha per questo deciso di brevettare un nuovo sistema per rimuoverli, sia per quanto riguarda la parte anteriore che quella posteriore. Come riportato dal portale di informazione ‘ithome.com‘, il brevetto risale al 2019, ma è stato approvato solo il 22 dicembre scorso presso l’Ufficio nazionale per la proprietà intellettuale cinese. Il sistema illustrato funziona in maniera tale da rimuovere solo i graffi presenti sul vetro, e non anche gli strati protettivi presenti (cosa che invece potrebbe accadere dopo un’operazione di lucidatura come quelle già disponibili normalmente, per questo spesso evitate dagli utenti).

L’apparecchiatura ed il procedimento studiati da Huawei include la pulitura accurata del vetro in questione, l’applicazione di una soluzione epossidica e la copertura con una pellicola particolare (di cui non è stato rivelato il materiale esatto): la miscela viene polimerizzata passando sotto la luce ultravioletta (320 x 420 nm) e la pellicola rimossa per potersi finalmente godere il proprio vetro rimesso a nuovo.

I graffi che deturpano il vetro degli smartphone costituiscono un problema duro a morire, nonostante siano sempre più i produttori ad utilizzare per i propri dispositivi vetri temperati altamente resistenti. Non sappiamo dirvi con certezza se l’OEM deciderà di impiegare la tecnologia come forma di riparazione da offrire ai propri clienti insieme agli altri servizi disponibili nel post-vendita, o se deciderà di venderla a terze parti (aziende che si occupano prevalentemente di riparazione di dispositivi mobili). Dite la verità: anche il vostro smartphone presenta qualche graffio e sareste felici di sottoporlo alla soluzione studiata da Huawei? Fatecelo sapere lasciando un commento all’articolo attraverso il box qui sotto: noi poi vi diremo la nostra.