Riapertura degli spostamenti tra comuni a Natale, Conte ci pensa

Approccio più morbido in arrivo per le prossime festività, la conferma forse a breve

spostamenti tra comuni a Natale

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Una bella notizia è forse in arrivo per chi non ha proprio digerito il divieto di spostamenti tra comuni a Natale, ma anche a Santo Stefano e Capodanno, come previsto dall’ultimo DPCM del 3 dicembre. La misura fortemente restrittiva potrebbe essere superata da una nuova decisione del premier Conte, pronto ad essere meno intransigente sulla questione. Il condizionale è d’obbligo ma la notizia proviene da fonti parlamentari intercettate dal sito Ansa. Impossibile dunque non dare peso all’ultime rivelazioni, seppur non ufficiali.

Forse spinto dal pressing dell’opposizione ma anche da un certo numero di esponenti dello stesso Governo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte starebbe pensando di aprire alla possibilità degli spostamenti a Natale. Il divieto di visitare familiari fuori dal proprio comune di appartenenza nei giorni 25, 26 dicembre e ancora 1 gennaio ha scatenato numerose critiche, oltre che nel mondo politico, anche all’interno dell’opinione pubblica. In molti, in effetti, si sono detti più che pronti a contravvenire a quanto imposto per legge, anche a patto di incorrere in sanzioni. Sarà anche per questo che ora si starebbe pensando ad un eventuale passo indietro.

Per superare proprio il divieto di spostamenti tra comuni a Natale e festività annesse, le strade che potrebbe intraprendere il Governo sarebbero tre. Come prima soluzione, si potrebbe modificare il decreto legge già citato del 3 dicembre. Più semplicemente si potrebbero anche solo cambiare le FAQ presenti sul sito Governo.it o infine estendere il ventaglio di situazioni di necessità che giustifichino gli spostamenti tra comuni diversi. Qualunque sia la strada che si vorrà intraprendere, probabilmente, si avrà certezza del passo indietro in pochissimo tempo e dunque la conferma della decisione definitiva di Conte potrebbe arrivare anche a ore. Non ci resta che attendere eventuali comunicazioni attraverso i canali ufficiali del premier o dello stesso Governo: una volta disponibili, non mancheremo di comunicarle.