Il parlamentare omofobo scoperto in un’orgia gay con altre 25 persone

József Szájer è uno dei seguaci di Victor Orban, il premier ungherese di estrema destra. Ha tentato la fuga calandosi da una grondaia di un appartamento di Bruxelles. Addosso aveva uno zaino con all'interno della droga


INTERAZIONI: 1159

A Napoli esiste un bellissimo detto che recita tradotto così: “Non sputare in cielo che in faccia ti torna”. La straordinaria capacità di sintesi della lingua napoletana colpisce tutti coloro che peccano di ipocrisia. In queste ore sembra calzare a pennello per il protagonista di una vicenda europea. Si tratta di József Szájer, uno dei fondatori del partito di estrema destra del premier Victor Orban e parlamentare europeo. Conosciuto da tutti come un uomo di ferro con convinzioni granitiche sulla famiglia “naturale” e spiccatamente omofobe, è stato scoperto in un’orgia gay a Bruxelles insieme ad altre 25 persone.

Ha provato a scappare calandosi da una grondaia con addosso uno zaino con all’interno della droga. Logicamente ha dichiarato di non sapere chi avesse messo la sostanza nello zaino, e che te lo dico a fare. Ha subito rassegnato le dimissioni dalla carica ed è stato anche multato per aver infranto le regole contro la diffusione del Covid. Effettivamente non era il caso di fare un festino a “luci rosse” in piena pandemia.

Adesso, da italiani, per anni siamo stati martellati con Berlusconi e il “bunga-bunga”. Lungi da noi fare delle prediche moralistiche a chi partecipa a un’orgia gay. Tutt’altro. Onestamente fa quasi impressione che il parlamentare si sia dimesso. O meglio ha fatto bene a farlo perché non ha rispettato le persone morte durante la pandemia non attenendosi alle regole. E soprattutto la droga nello zaino non ci è finita per caso, caro József. Il resto, il tradimento della moglie, l’“imbarazzo” provocato al suo partito o all’istituzione che rappresenta interessa veramente poco. Anzi. Se non fosse stato in tempo di pandemia, la questione poteva essere derubricata ad affare privato che doveva risolvere all’interno delle mura di casa.

Il problema è proprio questo. Nel 2020 esistono ancora delle forze politiche che criminalizzano chi è omosessuale per poi andare a schiantarsi con la realtà di un mondo che va avanti a una velocità inarrestabile e che non tiene per nulla conto delle idee medievali di certi politici. Il mondo reale tritura queste scemenze e prosegue la sua corsa non curandosi di certi personaggetti che poi incappano anche personalmente contro la realtà della vita vera, che è completamente diversa da quella che provano a vendere al loro elettorato.

I rapporti omosessuali sono la normalità e, pensate un po’, per qualcuno anche le orgie. Quando il virus terminerà la sua corsa se ne organizzeranno molte altre a cui nessun Orban o suoi seguaci europei, ne contiamo di illustri anche in Italia, potranno opporre resistenza. Fatevene una ragione e fate pace con la vostra natura. È molto meglio per tutti e mi raccomando, “non sputate in cielo”.