Alvaro Morte de La Casa di Carta omaggia i veri ‘Professori’ nella loro giornata: “A scuola ero ribelle”

Alvaro Morte de La Casa di Carta, il Professore della saga Netflix, omaggia i veri insegnanti nella giornata a loro dedicata e ammette: "Ero un ribelle"

Alvaro Morte de La Casa di Carta

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Alvaro Morte de La Casa di Carta è stato uno scolaro discolo e ribelle: lo ha rivelato facendo un piccolo omaggio ai veri docenti, nella giornata che in Spagna è dedicata a celebrare l’importanza del loro lavoro. Il 27 novembre, infatti, la Spagna celebra El dia del maestro, una giornata in onore dei professori e degli insegnanti che svolgono un ruolo fondamentale nella società.

Questa ricorrenza celebrata da Alvaro Morte de La Casa di Carta cade in diverse date nel mondo: l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha istituito la Giornata Mondiale degli Insegnanti nel 1994, assegnandola al 5 di Ottobre ma alcuni Paesi hanno scelto di celebrarla in date successive che hanno un’importanza specifica.

In Spagna la ricorrenza cade il 27 novembre, come ha ricordato oggi su Instagram Alvaro Morte de La Casa di Carta: questo perché è il giorno di San José de Calasanz, un pedagogo cattolico spagnolo fondatore della prima scuola cristiana popolare in Europa, considerato pioniere dell’ educazione pubblica. Questo sacerdote aragonese all’inizio del 600 aprì una scuola per bambini poveri a Roma e per questo motivo è considerato il fondatore della scuola pubblica gratuita in Europa. José de Calasanz fu dichiarato nel 1948 patrono universale delle scuole cristiane nel mondo e da allora in Spagna la giornata mondiale degli insegnanti viene celebrata in suo onore.

Alvaro Morte de La Casa di Carta, che nella serie si fa chiamare il Professore in quanto mente e stratega delle rapine alla Zecca di Stato e alla Banca di Spagna, ha voluto celebrare la ricorrenza in un post su Instagram: giocando col suo ruolo, ha sottolineato sottolineando quanto il ruolo dell’insegnante sia cruciale anche se spesso sottostimato (in primis dagli stessi studenti). Questo il suo ringraziamento, in cui auspica più rispetto e meno ribellione nei confronti della loro autorità, pur ammettendo di essere stato un ribelle da adolescente.

Oggi è il giorno degli insegnanti. E anche se a certe età la nostra ignoranza adolescenziale non ci permette di valorizzarvi come meritate, anche se a certe età, per rafforzare la nostra identità sembra più importante mostrare ribellione che rispetto (sì, anch’io ero uno di loro), grazie. Grazie a tutti coloro che ci hanno guidato, incoraggiato e ispirato. Anche se a certe età non ce ne rendevamo conto.