Fiorella Mannoia contro la violenza sulle donne, dal caso Genovese a Feltri e la maestra di Torino

"Una ragazza che viene maltrattata non ha colpe", le dichiarazioni di Fiorella Mannoia sui recenti fatti di cronaca ai danni delle donne

fiorella mannoia

INTERAZIONI: 3

Fiorella Mannoia contro la violenza sulle donne. La cantante condanna aspramente in diretta TV la gestione del caso di revenge porn relativo alla maestra licenziata a Torino ma parla anche del titolone di Feltri sulle pagine di Libero a proposito del caso Genovese e di quella “ragazza ingenua” violentata.

Fiorella Mannoia è contro la violenza sulle donne e da sempre sostiene le lotte a favore dei loro diritti. Ospite a Di Martedì, su La7, è stata interrogata sugli ultimi casi che riguardano le donne, due donne molto diverse ma entrambe passate dall’essere vittime all’essere colpevoli delle spiacevoli situazioni vissute. Ed è proprio questo uno dei punti sui quali si focalizza Fiorella Mannoia contro la violenza sulle donne: si batte affinché la situazione sia sempre chiara e palese e non venga stravolta dai media ai danni delle vittime.

Sul caso Genovese, dice:

“Vorrei dirlo alle donne ‘non è colpa vostra’, io voglio essere libera di andare in una camera da letto, con l’intenzione di fare sesso con qualcuno, ma voglio essere libera di ripensarci e dire di no” e aggiunge successivamente una frase sull’importanza di non maltrattare una donna innocente: “Una ragazza che viene maltrattata non ha colpe”.

È vero che bisogna mettere in guardia i figli, ma questo non toglie la responsabilità degli uomini che approfittano di una donna giovane che viene drogata per farne l’uso che vogliono, come se fosse una bambola di pezza; questo non è ammissibile. Ogni donna è libera di andare dove vuole e anche libera di dire di no“.

La disturbano i giornali che puntano il dito contro le vittime, trasformandole in carnefici ma più di questo è addolorata dal fatto che spesso a condannare le donne siano altre donne. Fa riferimento al caso della maestra di Torino licenziata da un’altra donna, la dirigente scolastica dell’istituto nel quale prestava servizio, in seguito ad caso di revenge porn.

“Mi addolora sentire le donne fare questi ragionamenti, mi addolora nel profondo del cuore perché ci dovrebbe essere una solidarietà femminile invece a volte purtroppo non c’è”, solo le parole della cantante che è già a lavoro per cercare una soluzione. “Bisogna ripartire dalla famiglia, cercare di misurare le parole che si dicono in famiglia. La scuola può dare un grande contributo”, conclude, invitando la società a mobilitarsi.

Nel programma di Giovanni Floris ha poi invitato a non utilizzare termine fuorvianti.

“Anziché andare avanti, andiamo indietro. Mi hanno disturbato tanti titoli di giornale. Se tu titoli “La ragazza è stata ingenua” focalizzi l’attenzione sulla ragazza vittima e non sul carnefice”.