Massimo Boldi risponde alle polemiche sullo spot Lombardia, prima negazionista poi pentito: “Ho scritto per impulso”

Dopo la serie di polemiche seguite allo spot della Lombardia sui ristori, Massimo Boldi risponde alle critiche sulle sue ultime dichiarazioni

massimo boldi risponde alle polemiche

INTERAZIONI: 0

Massimo Boldi risponde alle polemiche che l’hanno travolto dopo lo spot della Lombardia sui ristori rivolti alle categorie colpite dalle restrizioni per il contenimento del contagio.

In particolare, la scelta di rendere Massimo Boldi testimonial di tale annuncio non era piaciuto a coloro che ricordavano alcune dichiarazioni di Cipollino, non tanto negazionista quanto scettico in merito agli ultimi mesi vissuti in piena emergenza sanitaria.

Nel video condiviso dal Pirellone, Massimo Boldi invita a resistere e riprende una delle battute del film Eccezzziunale Veramente: “Lo so, lo so, non lo sapessi, ma lo so”.

Solo qualche mese fa, Massimo Boldi aveva espresso il suo parere sulla situazione italiana, con un post che poi è stato rimosso dai suoi profili ufficiali:

“Stiamo vivendo un mondo che non va per niente bene. I potenti padroni del pianeta hanno dichiarato guerra a se stessi, non importa cosa è accaduto, non basta, vogliono terrorizzare il mondo ancor di più mari, monti, regioni, stati. Il popolo ha paura, teme la fine di un mondo a loro perfetto così come l’hanno conosciuto, non vogliono tapparsi la bocca con mascherine da Pecos Bill”

Boldi aveva poi corretto il tiro, definendosi scettico per le poche risposte certe ricevute fino a ora. Ma si sa, l’Internet non concede oblio e ha scatenato una nuova polemica quando la Regione Lombardia ha deciso di renderlo testimonial della campagna Ristori, avviata dopo le nuove restrizioni che hanno colpito i territori lombardi. Massimo Boldi non ci sta e risponde così alle critiche:

“Non lo sono assolutamente. Abito a Milano 3 e anche le mie figlie, eppure non ci vediamo quasi mai per non rischiare. Certe cose che ho scritto erano più dettate dall’impulso, da un mix di sentimenti di paura e sconforto. Ma io mi sono sempre comportato rispettando le regole: anche sul set, facevamo un tampone ogni due giorni, ci misuravano sempre la febbre… Il mio invito se mai era a vivere in un modo normale, rispettando le regole. Questo ho sempre detto”.

E continua:

“Quando Fontana mi ha proposto di girare una pubblicità per questa povera gente, ancora meno fortunata di quelli a cui è stata data poca roba come aiuto, ho detto subito sì. La Lombardia è la mia terra. L’ho fatto gratis e sono molto felice di aver accettato. Quando me lo ha chiesto pensavamo solo di fare una cosa bella per la Lombardia, incisiva. Come facevo a dire di no”.

“Io mi pongo delle domande. Spiegatemi ad esempio perché le mascherine erano obbligatorie in strada, anche se non c’era nessuno, e invece al ristorante, al tavolo la puoi togliere. Devi mangiare, ma allora lì il virus non c’è? Burioni commentando una cosa che avevo scritto aveva detto: Boldi fa bene il comico ma non lo scienziato, meglio che faccia il comico. Secondo me ha ragione fino a un certo punto. Faccio delle domande lecite per capire cosa succede”.

Alla fine, ammette:

“Sì, il Covid mi fa paura, specie questa seconda ondata ha preoccupato anche me. Vedo un sollievo nel vaccino”.