Lockdown in Campania dal 15 novembre, quali le restrizioni e quando finirà

Misure drastiche necessarie quelle che entreranno in vigore a partire dalla giornata di domenica, e che si protrarranno per alcune settimane

Lockdown campania

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La notizia era nell’aria da diversi giorni, e alla fine il lockdown della Campania è divenuto realtà. Una decisione drastica quella presa dagli organi di governo, ma necessaria per arginare la diffusione dilagante del coronavirus. Le immagini in arrivo dalle zone del centro di Napoli, lo scorso fine settimana, mostravano assembramenti decisamente evitabili.

La stretta arrivata nelle ultime ore prova quindi a porre un freno reale agli spostamenti non indispensabili all’interno della regione e anche degli stessi comuni. Il lockdown della Campania ci riporta indietro di qualche mese, alla primavera di quest’anno. Sebbene ci siano da fare le distinzioni del caso, vista la specificità delle limitazioni e comunque le differenze che sono riscontrabili con le chiusure di marzo e aprile.

Lockdown in Campania, il punto sulle restrizioni

Come si traduce dunque in termini pratici l’imminente lockdown della Campania? Serrata obbligata per i negozi, con le dovute eccezioni. Salvi dalla chiusura chiaramente i supermercati e quelle attività impegnate nella distribuzione di beni alimentari e di prima necessità. Stessa sorte (restano quindi aperte, ndr) per edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, oltre poi che per parrucchieri e barbieri, mentre restano chiusi i centri estetici.

Totale il passaggio alla didatti a distanza per tutte le tipologie di scuole, anche per quelle che finora continuavano a garantire l’insegnamento in presenza. Resteranno chiusi gli asili, mentre per le università ci potranno essere le eccezioni del caso. Stop anche per lo sport non professionistico, con l’attività motoria che sarà concessa presso la propria abitazione e a livello individuale.

Misure che chiaramente si protrarranno per un lasso di tempo congruo, che probabilmente vedrà il suo naturale decorso al 3 dicembre. È in questa data che infatti decadono le norme dell’ultimo dpcm illustrato nei giorni scorsi dal Premier Giuseppe Conte. E chiaramente, in questo frangente, si faranno tutte le valutazioni del caso per capire se le restrizioni avranno modo di cadere o se sarà necessaria un’ulteriore stretta.