Si possono visitare i congiunti in zone rosse e arancioni, fuori comune e non solo?

Le esatte indicazioni del Governo valide da domani 6 novembre.

Congiunti

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Esattamente come in pieno lockdown torna la questione dei congiunti e la possibilità o meno di far loro visita. Dopo l’ultimo Dpcm del 4 novembre e la sua entrata in vigore a partire da domani 6 novembre, sono molti a chiedersi se nelle zone rosse o arancioni si potranno visitare i propri cari oppure no. Le misure sono molto stringenti un po’ in tutta Italia e non solo nelle aree considerate più ad elevato rischio contagio. Analizziamo dunque gli specifici dettagli così come roportati dal governo.

Si possono visitare i congiunti nelle zone rosse?

Le zone rosse corrispondono alle regioni Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta. In queste aree entra in azione un vero e proprio lockdown, dunque si potrà uscire di casa solo per comprovati motivi come fare la spesa di beni di prima necessità, per motivi di lavoro e di salute. Come naturale conseguenza, incontrare i propri congiunti, tanto più fuori dal proprio comune di appartenenza, non sarà consentito.

Si possono visitare i congiunti nelle zone arancioni?

Le regioni Puglia e Sicilia rientrano nelle cosiddette zone arancioni. Qui le misure sono meno restrittive rispetto alla zona gialla ma non sarà comunque possibile spostarsi tra comuni diversi se non per motivi di salute e lavoro o per altre gravi e giustificabili cause. Tanto più dunque incontrare e fare visita ai propri cari non è affatto consentito.

Si possono visitare i congiunti nelle zone gialle

Le zone gialle in cui rientrano tutte le regioni finora non citate sono quelle in cui le restrizioni sono minori. Detto questo, va chiarito che per la visita ai congiunti in queste aree non esistono delle vere e proprie limitazioni. Resta tuttavia il consiglio di non recarsi presso amici e parenti che non conviventi. Il tutto sempre nell’ottica di limitare i contagi tra persone che non vivono sotto lo stesso tetto.