Roberto Vecchioni presenta il nuovo libro, Lezioni Di Volo E Atterraggio rilancia la scuola piegata dal Covid

Lezioni Di Volo E Di Atteraggio è il nuovo libro di Roberto Vecchioni

concerti di roberto vecchioni

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Roberto Vecchioni presenta il nuovo libro, nel quale ha raccolto le lezioni che ha tenuto negli anni ’80, quando ancora era professore di liceo. Il titolo scelto è Lezioni Di Volo E Atterraggio ed è un volume completamente diverso da quelli che ha già pubblicato in precedenza.

Il racconto è quello di un professore di latino e greco, che negli anni si è impegnato a tenere le sue lezioni indipendentemente dai programmi ministeriali. Si tratta quindi di un viaggio introspettivo e filosofico che si svolge attraverso l’uso della parola, con la quale il Professor Vecchioni cerca di far capire quanto sia importante il loro valore e la quantità di parole che si conoscono.

Non mancano le citazioni, che spaziano da Platone a De Andrè per arrivare a una serie di proverbi. Tra le pagine, fanno capolino anche i Vangeli e l’estro di Alda Merini, quello di Borges e alcune citazioni di Bill Gates.

Ogni capitolo è fatto di attimi, quelli vissuti in Parco Sempione a Milano negli anni ’80. La sfida è quella annunciata dallo scrittore ed è un continuo lasciarsi andare per “aggirare l’ovvio, non ripetere il risaputo, bucare il tempo, aprire strade, sondare il possibile, il parallelo, l’alternativo”.

L’artista – e insegnante – ha anche parlato del problema della didattica a distanza, che in questi mesi è tornata necessaria per il contenimento del contagio: “La scuola è libertà, felicità, gioia, stare insieme. Non può essere isolamento davanti ad uno schermo e apprendimento a distanza. La scuola è godere e soffrire con gli altri, è partecipare alla vita perché la scuola è vita”.

E sugli insegnanti, aggiunge: “Un peccato, perché in Italia abbiamo insegnanti bravissimi, tra i più bravi del mondo, che sarebbero attrezzati perfettamente per portare i ragazzi fuori e fare scuola in un modo diverso. La cultura non è sapere ma cercare. Sapere è un punto di arrivo, anche troppo fermo