Catena social sul presunto collasso del sistema sanitario ma sintomi Covid-19 e consigli sono inesatti

Messaggio molto virale ma che elenca una serie di informazioni false e pericolose indicazioni

collassso sistema sanitario

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Gira ampiamente sui social un lungo messaggio che si riferisce al collasso del sistema sanitario e che elenca tanti presunti sintomi imputabili al Covid-19 e altrettanti consigli per proteggersi dall’infezione del nuovo coronavirus. Prima che in molti credano proprio a tutto quanto riportato nella catena, va chiarito che questa include tante inesattezze e per questo motivo non andrebbe assolutamente presa alla lettera, né tanto meno condivisa tra i contatti.

Partiamo dal primo assunto del messaggio sul presunto collasso del sistema sanitario nazionale, con tutti gli ospedali non più in grado di accogliere nuovi pazienti affetti da Covid-19 ma neanche da altre patologie. Per quanto la curva dei nuovi positivi al coronavirus stia salendo vertiginosamente negli ultimi giorni, per fortuna, le strutture ospedaliere riescono ad accogliere ancora i malati. Certo la situazione è particolarmente gravosa nelle grandi città, in primis a Milano, ma di qui a parlare di collasso definitivo è una gran bella differenza.

La parte più pericolosa della catena che circola su Facebook ma anche WhatsApp è un’altra. Si invitano i destinatari della falsa informazione a fare autodiagnosi proprio per non recarsi in ospedale ed evitare il presunto collasso del sistema sanitario. Intanto va detto, come sempre, che il primo interlocutore di ogni cittadino dovrebbe essere il proprio medico di famiglia e i sintomi elencati nel lungo messaggio social sono in parte inesatti. Ad esempio, il naso che cola, la gola che pizzica e la tosse secca non indicano inequivocabilmente di aver contratto il virus Covid-19. Piuttosto solo un tampone nasofaringeo risultato positivo ci può dare questa certezza.

Non va neanche sottovalutato che il messaggio include l’elenco di una serie di cibi “alcalini” da assumere per evitare proprio il contagio come le arance, il limone, le banane, l’avocato. Perfino è consigliato di bere almeno 1.5 litri di acqua e di assumere solo alimenti caldi. Queste ultime indicazioni sono le più pericolose in assoluto perché non esiste alcuna evidenza scientifica che queste pratiche preservino le persone dal contagio.

Mesi fa, nel corso della prima ondata, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri aveva richiesto a medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari di specificare , in caso di pubblicazione di messaggi social, la propria qualifica, l’ordine di appartenenza e il numero di iscrizione proprio alla FNOMCeO. Il messaggio sul non confermato collasso del sistema sanitario non contiene nessun riferimento a mittenti, motivo in più per non dargli peso e soprattutto non condividere false notizie.