Napoli da scudetto. Travolge l’Atalanta, sfida l’Ingiustizia sportiva e la Juventus. Lozano super. Gattuso ok

Gattuso è stato bravissimo a trasformare in rabbia agonistica la frustrazione per l'avverso primo verdetto JuveNapoli. Ha battuto anche Sarri ed Ancelotti lanciando un potente segnale al Palazzo

Napoli super

Napoli felice con De Laurentiis


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Vittoria travolgente del Napoli che ha tramortito l’Atalanta. Il 4 a 1 rifilato dal Napoli alla formazione di Gasperini è una chiarissima candidatura allo Scudetto. Il Napoli ha disputato il più bel primo tempo dell’era Gattuso: pressing asfissiante, intensità nelle giocate, applicazione intelligente, cinismo sotto porta.

Questo Napoli non teme nessuno nella corsa tricolore se si considera il valore degli orobici unanimamente ed a buona ragione considerati in corsa per il titolo. Lozano con la sua doppietta è stato protagonista assoluto della riscossa azzurra. Quattro reti in tre gare disputate. Il rendimento dell’attaccante è finalmente degno dei soldi spesi per acquistarlo. Positivo anche il debutto di Bakayoko, brillante Oshimen che ha anche messo a segno la prima rete con la maglia del Napoli.

Ma il vero protagonista dell’impresa azzurra è stato certamente Rino Gattuso. Il tecnico del Napoli ha ben saputo capitalizzare le due settimane di sosta tirando la squadra e lucido sotto il profilo fisico, tecnico, tattico e della mentalità. I primi quarantacinque minuti hanno annichilito Gasperini ed i suoi uomini finora protagonisti di un’interrotta cavalcata vincente.

Rino Gattuso è stato, nel preparare la partità, più bravo dei suoi due predecessori sulla panchina azzurra. Maurizio Sarri e Carlo Ancelotti. Il paragone ovviamente è fatto a prescindere dalle oggettive differenze di situazioni storiche e protagonisti. Ma in ogni caso, Gattuso ha dimostrato di reggere meglio le avversità degli altri due allenatori del Napoli; più bravo di Maurizio Sarri che smarrì lo scudetto in albergo dopo il controverso esito di InterJuventus vista in tv nel ritiro pre Fiorentina; più bravo di Carlo Ancelotti che non riuscì ad impedire la frana psicologica indotta da Napoli Atalanta della passata stagione. In quel frangente mentre il Napoli, intento a reclamare un calcio di rigore, subì la rete del pareggio atalantico. Scoppio una crisi di nervi che contribuì ad acuire tutte le tensione in Casa Napoli.

La vittoria perentoria contro l’Atalanta è anche un segnale forte e chiaro al Palazzo. Dopo il primo verdetto negativo su JuveNapoli ( sconfitta a tavolino ed 1 punto di penalizzazione) il timore che il Napoli si creasse un alibi mentale era fondato. La prestazione contro l’Atalanta spazza via ogni dubbio. Il Napoli è vivo, lotta. Pretende giustizia. E Lo Scudetto vuole giocarselo sul campo contro la Juventus.