Nuovo dpcm ottobre 2020 in vigore, le novità su sport, movida e feste private

Nuove modifiche alle abitudini per gli italiani, che dovranno fare i conti non le nuove disposizioni incluse nel documento pubblicato nelle ultime ore

nuovo dpcm ottobre 2020

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Il nuovo dpcm di ottobre 2020 è stato ufficializzato, e con questo tante sono le novità con cui bisognerà rapportarsi nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Serrato il lavoro degli organi di governo, che si trovano a dover gestire un equilibrio molto delicato. Quello del cercare di mantenere aperte e funzionali quante più attività possibili e il sempre crescente numero di contagi registrato in Italia.

Un compito di certo non facile, con qualche sacrificio che è necessario per provare a mantenere sotto controllo la situazione sanitaria nella nostra penisola. E il nuovo dpcm di ottobre 2020 lavora proprio su questo fronte, tra ridimensionamenti di orari e numero di persone e divieti per alcune attività.

Andiamo a dare uno sguardo a quali sono i cambiamenti introdotti nelle ultime ore.

Nuovo dpcm di ottobre 2020, ecco le disposizioni

Il nuovo dpcm di ottobre 2020 lavora su diversi fronti, con l’ambizione di divenire una diga contro il dilagare del numero dei contagi. Il primo giro di vite dato dalle nuove disposizioni è per la movida: le chiusure per bar e ristoranti dovranno avvenire per le 24. Ma già a partire dalle 21 non si potrà più consumare in piedi: potranno continuare nell’attività ristorativa solo quelle attività che hanno tavoli, al chiuso o all’aperto.

Un occhio dedicato anche allo sport, che sia praticato o vissuto da spettatori. Nel primo caso, il divieto arriva per l’ambito amatoriale: niente più calcetto o basket tra amici, mentre possono continuare le attività le società professionistiche oltre alle associazioni dilettantistiche. Si continua sulla linea tracciata negli ultimi tempi invece per il pubblico sportivo. La quota limite è del 15% della capienza degli impianti, fino a un massimo di mille spettatori all’aperto. Un numero che scende drasticamente in caso di strutture chiuse, con il limite massimo che in questo frangente che scende a duecento. Stop inoltre alle gite scolastiche.

Contingentate anche le presenze per le celebrazioni private. Le cene domestiche potranno infatti essere aperte a un massimo di sei persone non conviventi, mentre arriva il divieto per le feste private. In quest’ultimo caso il rischio di eventuali contagi sarebbe troppo elevato, in virtù del numero di interazioni maggiore.

Trenta giorni il periodo di validità delle disposizioni in questione. Saranno le prime settimane del mese di novembre, con i dati sui contagi, a indicare la strada che andrà percorsa nel prossimo futuro.