Formula 1. 91 vittorie. Hamilton eguaglia record Schumacher. Chi è il pilota più forte?

Miki Schumacher ha consegnato ad Hamilton il casco del padre dopo la vittoria del Nurburgring. Un omaggio commovente, ma anche un passaggio di consegne tra due leggende della velocità

Hamilton da record

Hamilton tiene tra le mani il casco di Schumacher donatogli dal figlio Miki


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Lewis Hamilton scrive un’altra pagina di storia della Formula 1. Con quella odierna sul circuito del Nurburgring , Hamilton ha raggiunto quota 91 vittorie, proprio come Michael Schumacher. Il campionato britannico con la Mercedes entra, dunque, nella leggenda accanto al tedesco volante in coma vegetativo dopo un banale incidente sulla neve.

Al termine della gara, Hamilton ha ricevuto dalla mani di Miki Schumacher il casco dell’illustre papà che al ventunenne ha trasmesso la passione per le corse. Un momento di grande commozione che Hamilton ha dichiarato di sognare fin da quando era bambino (leggi di più)

Hamilton-Schumacher sono certamente i due campionissimi della Formula 1 moderna. Due piloti che hanno saputo vincere e far appassionare milioni di persone in tutto il mondo. Schumacher era la perfezione alla guida, capace di esaltare al massimo le caratteristiche della propria vettura. Hamilton in alcuni tratti è stato anche più audace e sopra le righe.

Nel gioco dei paragoni e delle comparazioni emerge anzitutto un rammarico: l’astro di Hamilton è sorto quando la stella di Schumacher era ormai cadente. In pista dunque il paragone è insostenibile, così come la comparazione generale. Di certo però Schumacher è stato l’ultimo alfiere di uno Formula 1 dove il fattore umano era ancora molto importante. Hamilton è il prototipo del pilota moderno che deve esser in grado di metter a frutto tutto il potenziale tecnologico che gli viene affidato.

La discussione è aperta in attesa del sorpasso che avverrà nelle prossime gare. Ormai Hamilton vola verso le cento vittorie. Ma riuscirà a “sorpassare” Schumacher nella hall of fame della velocità? Per intanto la Ferrari, rosso vergogna, resta a guardare.