I Bauli in Piazza dei lavoratori dello spettacolo a Milano lanciano l’Allarme Rosso

Una distesa di amplificatori fermi da mesi ha incorniciato Piazza Duomo nel pomeriggio del 10 ottobre per la nuova protesta dei lavoratori dello spettacolo

lavoratori dello spettacolo in piazza duomo

INTERAZIONI: 264

Sono stati 500 i rappresentanti dei lavoratori dello spettacolo a Milano che, in Piazza Duomo, hanno deciso di schierare i loro bauli, simbolo del lavoro che manca ormai da mesi. Emblematica la distesa di amplificatori che sono rimasti in silenzio dal mese di marzo fino a oggi, segno che – ancora – non ci sono risposte certe sulla possibile ripartenza del settore.

L’obiettivo è stato quello di tenere alta l’attenzione sui problemi dei lavoratori dello spettacolo, che attendono ancora risposte concrete per il settore che continua a soffrire per lo stop degli eventi determinato dall’emergenza sanitaria, presto prorogata fino al 31 gennaio prossimo.

A voler amplificare la protesta pacifica dei lavoratori dello spettacolo in Piazza Duomo è stato anche Red Ronnie, che ha spiegato con parole semplici quale fosse il significato della movimentazione avvenuta nel pomeriggio del 10 ottobre:

“Non credo che i vari TG abbiano amplificato questa manifestazione silenziosa in Piazza Duomo a Milano. Sono tanti flight case (contenitori di luci, amplificatori, strumenti, casse audio etc) che oggi rimangono nei capannoni perché hanno impedito di fare concerti, chiuso teatri, ridotto alla fame tecnici, musicisti, orchestre, attori, cantanti, gruppi musicali, addetti ai lavori… tutto il mondo dello spettacolo e della cultura è rinchiuso in questi flight case disposti ordinatamente nel cuore di Milano”.

L’estate ha regalato un minimo di ossigeno a una parte del settore, anche se gran parte degli oltre 570000 lavoratori dello spettacolo che si sono fermati dall’inizio della pandemia, da quando sono stati annullati tutti gli eventi, ripartiti ridimensionati con un massimo di 1000 spettatori all’aperto e di 200 al chiuso.

Qualche mese fa, a scendere in campo erano stati proprio gli artisti, che hanno voluto far sentire la propria voce per sostenere tutti i lavoratori che non hanno potuto operare a causa dell’emergenza Covid. Al flash mob avevano partecipato – tra gli altri – anche Manuel Agnelli, Diodato e Levante.