Pericolo nuovo lockdown in Italia a ottobre, i rischi e le contromisure

Con la crescita dei numeri dei contagi aumenta la preoccupazioni di nuove chiusure generalizzate: un rischio reale?

Nuovo lockdown Italia

INTERAZIONI: 259

Cresce a livello globale il numero dei contagi, con lo spettro di un nuovo lockdown in Italia che comincia a farsi sempre più ingombrante. I numeri fatti registrare in questi ultimi giorni hanno riportato al massimo l’allerta nella nostra penisola, con gli organi di governo che provano a correre ai ripari. Il tentativo è quello di ridurre al minimo i rischi, con l’indice Rt che continua a salire, indicando una diffusione sempre più rapida del coronavirus.

La volontà è chiaramente quella di evitare a tutti i costi di sprofondare nuovamente nel caos più totale. Un nuovo lockdown in Italia è dunque una extrema ratio da attuare soltanto in caso di criticità assoluta. Parliamo di problematiche legate alla gestione della pandemia in ambito medico.

Allo stato attuale, la pressione sugli ospedali è sotto controllo, con il numero dei ricoveri che risulta non essere eccessivamente elevata. Ma sono dati in costante aggiornamento, e l’arrivo dei picchi influenzali autunnali potrebbe portare a un aumento dei casi critici.

Nuovo lockdown in Italia, la soluzione estrema da evitare

Si procede dunque sostanzialmente a vista, con la rotta che è tutt’altro che segnata. Prova a riportare la calma il Premier Giuseppe Conte, che a più riprese ha sottolineato che non ci sarà un nuovo lockdown in Italia. Chiaro è che, in caso di impennate drastiche, saranno necessarie soluzioni radicali. Che avrebbero però ripercussioni devastanti su un’economia nazionale già ampiamente debilitata.

La linea scelta, per il momento, è quella “morbida”, con il governo che affida ai governatori regionali e ai sindaci le decisioni su piccola scala. Spetterà a questi ultimi analizzare le criticità e intervenire sul territorio, istituendo, in caso di necessità, mini zone rosse ad hoc, di quartieri o di interi paesi.

Nel frattempo sono entrate in vigore le nuove disposizioni adottate su scala nazionale. Tra mascherine obbligatorie anche nei luoghi aperti, divieti di assembramenti anche in feste private e coprifuoco per i locali che potranno accettare gli ultimi clienti entro le 23. Questo dovrà però per forza di cose, viaggiare in tandem con il senso di responsabilità dei cittadini. È una battaglia che si può vincere solo combattendo tutti assieme.