Novità pagamenti elettronici: commissioni azzerate fino a 5 euro

I commercianti, però, speravano in un limite di spesa più elevato

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Ai tempi della pandemia da Coronavirus, il Governo italiano pare voler puntare fortemente sui pagamenti elettronici. Non solo per dare uno nuovo slancio ai consumi in emergenza sanitaria, ma anche per combattere la piaga dell’evasione fiscale – purtroppo assai diffusa nel nostro Paese. Oltre alle varie iniziative cashback per chi effettua acquisti tramite POS – di cui vi abbiamo già parlato in maniera approfondita in questo articolo dedicato -, l’amministrazione Conte ha disposto anche un innalzamento da 20 a 25 euro dei pagamenti contactless effettuati senza inserimento del PIN. Il tutto a partire dal primo gennaio 2021.

Non solo, come si legge sulle pagine di Repubblica, le novità delle ultime ore fanno rima con diverse indiscrezioni che vorrebbero raggiunto un accordo trai vertici di Governo e i vari operatori per andare ad azzerare il pagamento di commissioni per transazioni di ammontare non superiore ai cinque euro. Un protocollo, questo, che a sentire le fonti sarebbe già stato suggellato e firmato, per poi poter entrare in vigore già dal primo dicembre di quest’anno. L’accordo per i pagamenti elettronici dovrebbe basarsi su un’adesione volontaria delle banche, per evitare l’intervento dell’Antitrust. E che, per quanto positivo, sta facendo inevitabilmente discutere le associazioni di commercianti, che speravano certamente in un limite più elevato dei 5 euro vociferati. Non a caso, Confesercenti sottolinea che “sarebbe stato logico arrivare anche ai 50 euro per i pagamenti contactless”.

In ogni caso, c’è da sottolineare che sui pagamenti elettronici le singole banche possono scegliere di proporre ai propri clienti delle tariffe più vantaggiose e migliorative della norma. Come ricorda sempre Repubblica, ci sono istituti che si sono mossi per proprio conto, come Intesa Sanpaolo, che ha già tagliato dall’inizio di settembre le commissioni per i pagamenti su POS fino a 10 euro. O ancora come Monte dei Paschi di Siena, che a favore dei propri clienti – e piccoli esercenti -, ha ridotto le commissioni sulle transazioni di importo contenuto tramite Nexi.