Acqua ossigenata contro il coronavirus? Lo studio e qualche chiarimento

Lo studio risale ad aprile scorso, a cosa servirebbe davvero il perossido di idrogeno

acqua ossigenata contro il coronavirus

INTERAZIONI: 287

Stanno letteralmente spopolando in queste ore le notizie relativa all’impiego di acqua ossigenata contro il coronavirus. Prima che si gridi alla soluzione definitiva alla pandemia Covid-19 ci sono dei dettagli da sottolineare e soprattutto va chiarito quale dovrebbe essere il corretto uso del ben noto perossido di idrogeno per avere qualche effetto.

Lo studio in esame attiva da Napoli, in particolare da un gruppo di ricercatori composto dall’oftalmologo Antonio Del Prete, da Arturo Armone Caruso, direttore sanitario dell’Aias di Afragola, da Lucia Grumetto, docente della facoltà di Farmacia dell’Università Federico II, dal medico Roberto Capaldi e infine da Antonio Ivan Lazzarino ricercatore dell’ »Agency of clinical research and medical statistics di Londra. La conclusione a cui è giunto il team è che la comune acqua ossigenata (ossia il perossido di idrogeno con concentrazione al 3%) possa essere utilizzato come antisettico del cavo orale con i relativi risciacqui da compiere tre volte al giorno. Nello stesso momento lamedesima soluzione ma con concentrazione dell’1,5% andrebbe nebulizzata nel naso e infine pure si raccomanderebbe l’uso dello iodopovidone allo 0,6% come collirio 2 volte al giorno.

La prescrizione appena segnalata serve a debellare tutti i pericoli dell’infezione da Covid-19? L’impiego dell’acqua ossigenata contro il coronavirus potrebbe avere i suoi effetti solo in un una fase pre-infezione vera e propria. Il virus, dopo il contagio, staziona anche due giorni nel muco che ricopre le cellule epiteliali per poi progredire verso la mucosa tracheale e replicarsi. Proprio nella fase appena descritta il perossido di idrogeno servirebbe a ripulire le vie aeree evitando che proprio l’infezione prenda forma.

La pubblicazione scentifica a cui si fa riferimento in queste ore per l’impiego dell’acqua ossigenata contro il coronavirus è presente sulla rivista Infection Control & Hospital Epidemiology della Cambridge University ed è visibile (in formato PDF) a questo link. Si tratta più precisamente di una lettera all’editore del team di ricercatori italiani, in realtà datata ad aprile scorso. Per questo motivo, alla “profilassi” presentata, nei mesi trascorsi, avrebbero dovuto far seguito altri approfondimento di cui non si hanno per il momento riscontri. Sull’efficacia assoluta e testata delle procedure anti-Covid sarebbe dunque pure il caso di attendere nuove comunicazioni senza intraprendere terapie improvvisate senza l’ausilio di un medico.