Fausto Leali torna sull’espulsione dal GFVip e rivela: “Squalifica come una fucilata”

Fausto Leali torna sull'argomento della sua squalifica dal reality avvenuta dopo le parole pronunciate con Enock

gaffe di fausto leali al gfvip

INTERAZIONI: 586

Fausto Leali torna sull’espulsione dal GFVip e rivela come si sia sentito nel momento in cui gli è stato comunicato che avrebbe dovuto abbandonare per sempre il gioco. Al momento di lasciare la Casa, è stato proprio Enock, con il quale si era scusato per le uscite poco felici di qualche giorno prima.

Sentito da Corriere della Sera, Fausto Leali ha ribadito di non essere razzista e di non aver mai pensato di pronunciare quelle parole con un secondo fine, se non quello di scherzare con un amico con il quale aveva instaurato un buon rapporto.

“Non so come mi è venuta. So perfettamente che non esiste nessuna razza negra, è stato un errore, una parola uscita a vanvera. Mi hanno dato dell’ignorante ma mi sono espresso male”.

L’artista bresciano ha inoltre sottolineato di essersi pentito di non aver chiesto scusa a Enock sul momento, forse per la troppa timidezza: “Sono timido. Dopo quell’episodio, quando ci incontravamo, vedevo che lui non era più il ragazzo simpatico di prima. Era cambiato. Avrei dovuto dirgli che avevo sbagliato, ma la mia timidezza non mi ha aiutato”.

Quello delle frasi infelici di Fausto Leali non è stato il primo scivolone compiuto dall’artista, che aveva parlato delle opere di bene del Ventennio e di Benito Mussolini. Leali è tornato sull’argomento per sottolineare il motivo per il quale si sia espresso in quei termini: “Prima di entrare nella Casa ho visto dei documentari storici che mostravano anche cose importanti fatte da Mussolini, non le ho inventate io. Ma si prende sempre il punto debole del discorso”.

La squalifica della puntata di lunedì è stata inevitabile e già anticipata prima della serata a seguito dell’annullamento del televoto. Fausto Leali era, infatti, in nomination con Massimiliano Morra, che è rimasto nella casa senza sentire quale fosse il verdetto del pubblico.