Stop alle riprese di Summertime 2: sul set tre positivi al Coronavirus

Messa in onda di Summertime 2 a rischio? Stop alle riprese sul set per Coronavirus


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Stop alle riprese di Summertime 2. Il cast della serie Netflix che ha diviso il pubblico italiano (in parte stufo di essere rappresentato con le solite commedie in stile anni ’80) era tornato sul set per mettere insieme gli episodi della seconda stagione da mandare in onda il prossimo anno ma, a quanto pare, qualcosa è andato storto e si è andati incontro ad uno stop che potrebbe protrarsi per due settimane o poco meno.

Secondo quanto riporta IlRestodelCarlino sembra che sul set si siano riscontrati tre casi positivi di Coronavirus e quindi l’intera macchina produttiva si è fermata proprio seguendo i rigidi protocolli messi in atto per la ripartenza. Secondo quanto riporta sembra che i tre casi positivi siano stati riscontrati tra lo staff presente sul set e, quindi, si è subito passati ai controlli a tappeto. I primi risultati ai tamponi sarebbero negativi ma il cast e il resto della crew a rischio e coloro che sono venuti in contatto con i positivi sono in quarantena fiduciaria negli appartamenti che avevano in affitto tra Ravenna e Punta Marina.

Sono proprio quelle le zone e i lidi confermati dalla casa di produzione Cattleya che ha firmato Summertime e che farà lo stesso con la seconda stagione. Le prime scene sono state girate proprio lunga la riviera romagnola e tra i lidi ravennati e di Rimini adesso che il tempo permette ancora di sembrare in piena estate.

Proprio dalla casa di produzione della serie liberamente ispirata a ‘Tre metri sopra il cielo’ di Federico Moccia, hanno fatto sapere che “le autorità sanitarie sono state prontamente informate e attualmente stiamo seguendo tutte le disposizioni mediche previste”.

Al momento sembra che lo stop alle riprese di Summertime 2 non si rifletterà sulla messa in onda che non dovrebbe slittare e debuttare la prossima estate su Netflix. La casa di produzione ha infine fatto sapere di “essere in contatto con l’Ausl competente per definire in sicurezza la ripresa dell’attività”.