Gli artisti ricordano l’11 settembre, da Alessandra Amoroso a Eros Ramazzotti

19 anni fa l'attentato alle Torri Gemelle cambiava per sempre le nostre vite. Ecco il ricordo degli artisti

artisti ricordano l'11 settembre

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In alcuni casi si tratta di messaggi silenziosi e proprio con il vuoto, oggi, molti artisti ricordano l’11 settembre. Sono passati 19 anni dalla strage delle Torri Gemelle, una tragedia di cui ancora oggi il mondo intero paga lo scotto e che ha risvegliato vecchie paure e vecchi nazionalismi, e ancora nuove strumentalizzazioni.

Oggi, dopo le grida di morte e dolore, si cerca il silenzio per ascoltare ciò che rimane a Ground Zero. Lo fanno gli artisti e ci fanno capire che le parole, di fronte a 2996 morti, potrebbero essere superflue. Per questo Alessandra Amoroso usa l’hashtag #September11 e allega l’immagine dei due fasci di luce proiettati verso il cielo per sostituire le Torri Gemelle colpite dai terroristi.

Eros Ramazzotti usa le stories di Instagram per mostrarci le immagini delle Twin Towers in fiamme accanto alla lapide commemorativa delle vittime, senza musica di sottofondo e senza didascalie. Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, sempre nelle stories, balla in chiaroscuro sulle note di New York E Nocciola, brano contenuto nel disco Amore Che Torni (2017) e in sovrimpressione aggiunge la data della tragedia: 11 09 2001.

Laura Pausini aggiunge uno sketch nelle stories, una stilizzazione delle Twin Towers accompagnata da due cuori e dalla scritta “Never forget”, “Non dobbiamo dimenticare”. I commenti aumenteranno, e arriveranno anche quelli delle star internazionali.

Nessun pensiero e nessuna riflessione, per ora: gli artisti ricordano l’11 settembre e rispettano le vittime, la paura e i famigliari scegliendo di non essere banali, di non rendersi protagonisti e di non attirare l’attenzione. La guardia è bassa e l’umiltà vince, oggi, a 19 anni da quel boato assordante che colpì l’America e risuonò in tutto il mondo, con quel lezzo di guerra e sangue che non hanno ancora abbandonato Ground Zero.

Mentre gli artisti ricordano l’11 settembre i politici rivendicano appartenenze e responsabilità, spostando l’argomento e cercando un mulino al quale tirare l’acqua.