Riforma codice della strada, anche i netturbini potranno fare multe: le novità

Autovelox nei centri urbani, maggiore potere ad ausiliari del traffico e potere sanzionatorio agli operatori delle municipalizzate

riforma codice della strada

INTERAZIONI: 588

Avrà conseguenze importanti la mini riforma del codice della strada operata negli ultimi giorni. Il Decreto Semplificazioni, in corso di conversione tra Camera e Senato, si appresta a portare novità considerevoli in questo ambito. Anche se non sono mancate polemiche in merito.

In partiolar modo, a essere presa di mira è la struttura tutt’altro che “semplificatoria” della riforma del codice della strada. Le associazioni che si sono espresse in merito evidenziano invece di come le novità apportate complicherebbero un bel po’ la vita degli automobilisti.

Ma quali sono effettivamente le variazioni a cui potremmo assistere nel corso dei prossimi mesi?

Riforma del codice della strada, cosa cambia?

Innanzitutto l’intenzione, con questa mini riforma del codice della strada, sembrerebbe essere quella di posizionare gli autovelox anche all’interno dei centri urbani. L’autorizzazione in questo caso è però soggetta all’approvazione del Prefetto. Numerosi sono gli aspetti da valutare, con le contravvenzioni che potrebbero salire, arrivando a un numero vertiginoso. Questo allungherebbe di non poco la trafila burocratica, visti i potenziali ricorsi.

Si ampliano invece i ranghi degli addetti alle contravvenzioni. In particolar modo, le novità del Decreto Semplificazioni prevedono poteri più ampi per gli ausiliari del traffico. Questi ultimi vedranno crescere il “potere sanzionatorio” nei confronti degli automobilisti indisciplinati in divieto di sosta, ma sempre in ambito urbano.

Aumento di potere, in tal senso, anche per figure professionali quali conducenti di trasporti urbani e i netturbini. Questi potranno elevare sanzioni nell’ambito della propria sfera di competenza, con l’accertamento che avverrà tramite mezzi digitali o strumenti fotografici.

È ovviamente una situazione ancora in fase di definizione, con la conversione tra Camera e Senato attualmente in atto. Correrà dunque ancora un po’ di tempo prima che tutte le decisioni attualmente in cantiere diventino operative ed effettive. E non è da escludere che si possa assistere a qualche ricalibrazione in corso d’opera.