Alexander Payne nega le accuse di violenza su minore, ora Rose McGowan promette di distruggerlo

Il regista nega ogni accusa dell'attrice, la quale risponde per le rime e promette di smascherare i "predatori sessuali di Hollywood"

[Yahoo! Entertainment, YouTube]


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La querelle fra Rose McGowan e Alexander Payne non dà cenno di placarsi. Alcune settimane fa l’attrice ha accusato il regista di violenza su minore, rievocando un episodio accaduto sul finire degli anni ’80. Mi hai fatto sedere e mi hai mostrato un film porno soft-core. […] Quando abbiamo finito mi hai lasciato a un angolo di strada. Avevo 15 anni, scriveva su Twitter, aggiungendo poi di aspettarsi soltanto un’ammissione di colpa e delle scuse da parte del regista.

La risposta di Payne, arrivata solo pochi giorni fa e per via indiretta, è stata però ben diversa da quel che Gowan si sarebbe aspettata. Il regista ha affidato il suo commento a Deadline, dichiarando di non avere alcuna intenzione di tornare ancora sull’argomento:

Io e Rose McGowan abbiamo sempre avuto rapporti molto cordiali e ho ammirato il suo impegno nell’attivismo e la sua voce in un movimento importante, storico. Tuttavia ciò che ha detto di me in alcuni recenti post sui social è semplicemente falso. Rose si sbaglia quando dice che ci siamo conosciuti quando aveva 15 anni, verso la fine degli anni ’80. Dal 1984 al 1990 sono stato uno studente a tempo pieno dell’UCLA, e i nostri cammini non si sono mai incrociati.

[Rose] afferma che io le avrei mostrato “un film porno soft-core” che avevo diretto per Showtime “usando uno pseudonimo”. Sarebbe stato impossibile, considerato che non avevo ancora diretto nulla a livello professionale, né nel porno né in altro. Inoltre non ho mai lavorato per Showtime né fatto il regista usando nomi che non fossero il mio.

Rose e io ci siamo conosciuti anni dopo, nel 1991, quando ho diretto il mio primo film […]. Non ha ottenuto la parte, ma mi ha lasciato un biglietto in cui scriveva di chiamarla. Non avevo motivo di chiedermi quanti anni avesse, dal momento che il ruolo per il quale si era proposta richiedeva che l’attrice fosse maggiorenne. A quei tempi siamo usciti un paio di volte e abbiamo mantenuto rapporti amichevoli per anni. Anche se non posso non ribattere ad accuse false su eventi avvenuti 29 anni fa, continuo ad augurare a Rose il meglio possibile.
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La risposta di Rose McGowan è arrivata poche ore fa ed è riportata da Variety: F****lo lui e le sue bugie. […] Avevo chiesto a Payne di ammetterlo e scusarsi, e non lo ha fatto. Avevo detto di non volerlo distruggere, ma adesso voglio farlo. Perché questi uomini devono sempre mentire? La mia missione, da ora in poi, sarà smascherarlo. Non sono l’unica.

Secondo McGowan, ad aggravare la posizione di Payne è l’ascendente del regista sul pubblico, dovuto perlopiù dal suo ruolo:

Voglio che le persone che hanno guardato i suoi film sappiano che i suoi valori sono nelle loro menti, i suoi pensieri sono diventati i loro. Come nella sua “commedia” Election, in cui l’insegnante è un uomo di mezza età che immagina di fare sesso con una sua giovane studentessa, Reese Witherspoon. I voglio che le persone sappiano che i colpevoli di Hollywood mostrano loro chi sono davvero, i loro punti di vista deviati vengono normalizzati. Agli uomini come il predatore sessuale Payne, a cui ha giovato lavorare con Weinstein, non dev’essere impedito soltanto di perpetrare abusi, ma anche di infettare le masse con la loro propaganda.

La vicenda, che al momento appare lontana dalla conclusione, ha creato ancora una volta una profonda divisione fra sostenitori e detrattori di Rose McGowan. Anche se sui social sembrano essere pochi gli utenti disposti a schierarsi apertamnte a fianco del regista, tanti fanno notare come già in passato l’attrice abbia fatto leva sulla sua età per denunciare eventi mai accertati fuori da ogni dubbio. Molti temono che, in mancanza di prove inequivocabili, simili dichiarazioni non possano infine che nuocere al movimento #MeToo e a tutte le battaglie contro le malefatte di certi potenti, spesso intoccabili mogul di Hollywood.

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