45 anni fa usciva Born To Run di Bruce Springsteen, il disco che fece del Boss una rockstar

Il 25 agosto 1975 usciva Born To Run, il terzo disco di Bruce Springsteen. Ecco cosa accadde durante le fasi di registrazione

born to run di bruce springsteen

INTERAZIONI: 618

Per una misteriosa congiunzione astrale, o per puro caso, Born To Run di Bruce Springsteen fa parte di quei capolavori dietro i quali si sono consumate delusioni, tensioni, rabbia disfattista e minacce di dare forfait. Quando il 25 agosto 1975 il disco fu sputato fuori dall’industria discografica già satura di rock, Born To Run di Bruce Springsteen era un prodotto sofferto e sincero.

Il disco non era forte soltanto della title-track: è vero, Born To Run è volgarmente definito uno dei tanti inni generazionali che solo il rock può partorire, e di “parto” dobbiamo parlare inevitabilmente quando ci riferiamo al terzo disco del Boss che proprio grazie alla sua nuova creatura si impose con un certo stile sulla scena.

Born To Run [2014 Re-master]
  • Audio CD – Audiobook
  • 03/06/2013 (Publication Date) - Sony Music (Publisher)

L’album, ancora oggi, è il più energico di Springsteen a partire da Thunder Road. La sua voce, quel timbro, anticipavano lo stile di Eddie Vedder e di tutta quell’America disincantata che il Boss già salmodiava. Il tanto mitizzato sogno americano lo aveva stancato e in Born To Run raccontava un Paese meraviglioso con toni amari e veraci.

Nel background di Born To Run di Bruce Springsteen c’erano l’uscita di scena del pianista David Sancious nel bel mezzo dei lavori, l’abbandono della fidanzata Diane Lozito, la rissa violenta tra il batterista Vini Lopez e il sassofonista Clarence Clemons. Nel mezzo c’era Bruce, che vedeva sgretolarsi la sua creatura per dare spazio a un lavoro che egli stesso, ancora oggi, definisce mostro: quel disco lo tormentava, gli risucchiava le energie e gli faceva terra bruciata intorno.

Per questo il Boss era sempre insoddisfatto. Con un certo imbarazzo il produttore Mike Appel telefonò all’etichetta e chiese una proroga per l’uscita del disco. Dopo dolori, paure e frustrazioni, Born To Run di Bruce Springsteen suonava vero e fortissimo: era nato il Boss, era nata una rockstar.