Una parentesi controversa che si credeva relegata nel passato torna a riaprirsi, riportando a galla un video di pessimo gusto e spingendo a un nuovo, perentorio appello sui social: cancellate Rick and Morty. A scatenare l’indignazione sul web è il riemergere di un video del 2009, in cui Dan Harmon – creatore di Rick and Morty e della sitcom cult Community – propone al pubblico del Channel 101 Festival una parodia di Dexter intitolata Daryl. Nella clip, che lo stesso Harmon presenta come controversa, il suo personaggio scavalca una finestra ed entra in una camera abbassandosi i pantaloni e simulando un abuso – o un vero e proprio stupro – su una bambola con le fattezze di un neonato.
Il video aveva già fatto riparlare di sé nel 2018, costringendo Dan Harmon a delle inevitabili scuse. Nel 2009 ho fatto un “pilot” in cui tentavo di parodiare la serie Dexter, e sono riuscito soltanto a offendere, scriveva in un comunicato. Mi sono reso conto molto in fretta che il contenuto era fin troppo sgradevole e l’ho cancellato immediatamente. Nessuno dovrebbe mai esser costretto a vedere quello che avete visto voi, e di questo mi scuso sinceramente.
In quell’occasione Adult Swim, la rete su cui Rick and Morty va in onda negli Stati Uniti, si è subito schierata a fianco del creatore e showrunner, accettando le sue scuse e tentando di sedare ogni polemica nel minor tempo possibile. Il contenuto offensivo del video di Dan dimostra una scarsa capacità di giudizio e non riflette il tipo di contenuti che tentiamo di produrre. Dan ha ammesso il suo errore e si è scusato. Capisce che in Adult Swim non c’è spazio per questo genere di contenuti, commentava un portavoce della rete.
Visti i precedenti, è difficile che sia proprio l’appello lanciato sui social in questi giorni a convincere Adult Swim a staccare la spina a una delle sue produzioni animate di maggior successo internazionale, grazie anche alla disponibilità degli episodi in streaming su Netflix. Ciò che colpisce, piuttosto, è il fatto che la protesta scatenata dalla natura oscena del video di Dan Harmon abbia preso piede anche e soprattutto grazie ad alcuni particolari hashtag.
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La clip, infatti, sembra continuare a ruotare attorno a hashtag quali #SaveOurChildren, di recente contaminati dai sostenitori della QAnon, teoria complottista di estrema destra secondo la quale il mondo sarebbe governato da una rete invisibile di potenti pedofili, che il presidente Usa Donald Trump starebbe tentando di smascherare e assicurare alla giustizia, sventando allo stesso tempo un colpo di stato guidato da Barack Obama, Hillary Clinton e George Soros.
Quel che si legge sui social, e che alcune testate statunitensi cominciano a riportare, è che da almeno due anni i sostenitori della QAnon parlano di Rick and Morty come di un prodotto perverso, frutto della libertà e della potenza dei presunti pedofili di Hollywood. Tuttavia, proprio negli ultimi giorni la totale mancanza di fondamento di queste teorie complottiste ha spinto i principali social network a bloccare e sospendere numerosi account ritenuti responsabili della condivisione di notizie false.
Se è più che probabile che la richiesta di cancellare Rick and Morty torni così a sparire fra i meandri dei social, resta comunque interessante provare a capire su cosa si fondano le convinzioni dei sostenitori della QAnon, e l’analisi de Il Post è un ottimo punto di partenza.
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