Da alcune ore in rete circola una notizia che ha dell’inquietante: Annabelle sarebbe scappata dal museo che la custodiva. La diabolica bambola posseduta da uno spirito malvagio che ha ispirato la fortunata saga cinematografica horror di The Conjuring e i suoi spin-off sarebbe infatti scomparsa dal museo dei coniugi Warren, pennellando un Ferragosto 2020 all’insegna del mistero. Peccato che si tratti a tutti gli effetti di una bufala, che è riuscita a diffondersi rapidamente tra social e forum proprio grazie alla popolarità del franchise in celluloide.
Una bufala, quella della fuga di Annabelle dal museo dedicato ai fenomeni paranormali – per altro chiuso dal 2019 – che ha comunque generato tutta una serie di tweet e post tra Twitter e Facebook, in cui si intrecciano macabro, tagliente ironia e pure un po’ di timore. Insomma, una scusa per strappare una risata, mentre Tony Spera dell’ex Warren Museum assicura che la bambola infernale è ancora al sicuro, custodita gelosamente nella sua teca, nonostante siano in molti a credere ancora alla sua curiosa “evasione”.
Annabelle quindi non è fuggita, e non sta pianificando di attaccare mortalmente povere anime – più o meno – innocenti. La sua agghiacciante storia è iniziata negli anni ’70, quando una donna ha regalato alla figlia, una studentessa di infermieristica di nome Donna, una vecchia bambola di pezza, conosciuta come Raggedy Ann. Già pochi giorni dopo, la donna ha iniziato a notare che la bambola appariva inspiegabilmente in diverse parti della casa, per altro in posizione eretta, proprio come se camminasse e si spostasse da sola. Dopo aver visto tracce di sangue sulle sue mani e sul suo petto, ha allora deciso di contattare una medium.
La stessa che ha poi svelato che la bambola fosse in realtà posseduta dallo spirito di una bambina di sette anni di nome Annabelle Higgins. Anche in questo caso si tratta però di una leggenda metropolitana, che ha reso il giocattolo famoso in tutto il mondo e uno dei pezzi più popolari nel Museo Warren dell’Occultismo.