E’ morto Sergio Zavoli, giornalista e scrittore. Nei suoi novantasei anni di vita, Sergio Zavoli ha lasciato un’impronta profondissima nella comunicazione multimediale italiana.
Sergio Zavoli ha inventato due trasmissioni amatissime dagli sportivi di tutte le generazioni: “Processo alla Tappa” e “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”.
Negli anni Sessanta, il ciclismo era lo sport preferito dagli italiani,persino più del calcio. Sergio Zavoli ebbe l’intuizione di raccontare con microfono e telecamera la storia dei protagonisti della carovana rosa impegnati ad attraversare un’Italia che si avviava al boom economico.
Sergio Zavoli fece salire alla ribalta non solo i grandi campioni ma anche gli umili gregari. “Il mondo non è fatto di primi, ma di secondi, terzi, ultimi, di gente che – diceva Sergio Zavoli – arriva fuori tempo massimo pur sputando sangue”.
I ciclisti e la bicicletta come metafora della condizione umana e sociale di un’Italia che lasciava i campi per le fabbriche e gli uffici mutando profondamente.
Sergio Zavoli è anche, con Bortoluzzi e Moretti, ideatore del programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto” che prima dell’avvento delle pay-tv teneva gli italiani incollati alle radioline per seguire in diretta le partite di calcio.
Sergio Zavoli ha vissuto questi cambiamenti epocali raccontandoli anche in inchieste memorabili come “La notte della Repubblica” dedicata agli anni di piombo e pubblicazioni come “Socialista di dio” che vinse il Premio Bancarella.
Sergio Zavoli è stato anche Presidente della RAI e parlamentare per più legislature. Un grande intellettuale che ha aiutato gli italiani a conoscersi anche attraverso lo sport.