Vera la storia di Tony Green e della festa in cui tutti si sono ammalati di Covid-19

Vicenda molto grave che ha fortemente condizionato le vite di tante persone

Tony Green

INTERAZIONI: 562

La storia è vera e purtroppo tragica. Il negazionista Tony Green è un personaggio noto negli USA e artefice di una festa in cui tutti gli invitati sono poi risultati positivi al Covid-19. Vittima del party scellerato la madre del suocero che ha contratto la malattia e purtroppo è deceduta per complicanze.

Chi è Tony Green? Il personaggio ricopre il ruolo di consulente per le carceri di 4 stati americani nella pianificazione delle attività dei detenuti. Di fede conservatrici, alle ultime elezioni è stato un accanito sostenitore di Trump e dall’inizio della pandemia Covid-19 ha parlato apertamente di complotto ordito per bloccare l’economia e pure la nuova rielezione di Trump. Il suo punto di vista, tuttavia, è notevolmente cambiato dopo che la terribile malattia lo ha toccato da vicino, mietendo vittime anche nella sua famiglia.

La storia di Tony Green è vera e raccontata da lui stesso sul sito Dallasvoice.com. In pratica l’ex negazionista ha organizzato insieme al suo compagno una festa lo scorso 13 giugno, invitando le due rispettive famiglie per un numero complessivo di circa 20 partecipanti. Esattamente dal giorno successivo al party, i commensali hanno cominciato a mostrare sintomi riconducibili proprio al nuovo coronavirus.

Lo stesso Tony Green è finito in ospedale con serie difficoltà respiratorie proprio dopo aver contratto il Covid-19 e l’intervento dei medici è stato per lui fondamentale. Per alcuni dei suoi amici e famigliari non è stata necessaria, l’ospedalizzazione ma la madre di suo suocero è deceduta purtroppo proprio a seguito dei problemi nati dall’infezione.

Possiamo di certo dire che l’episodio di Tony Green potrebbe far riflettere più di qualcuno in Italia come in altre parti del mondo. Impossibile è negare ancora la gravità del nuovo coronavirus. I comportamenti più irresponsabili nascono ancora per opera di chi non ammette le conseguenze tragiche del virus, ancora in piena emergenza sanitaria mondiale.