Decreto Semplificazioni contro Stop 5G, la reazione di alcuni sindaci

Non sono d'accordo con il Decreto Semplificazioni per il 5G alcuni sindaci italiani, preoccupati per la salute pubblica

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Il Decreto Semplificazioni contro lo Stop 5G ha tolto ai sindaci italiani la possibilità di vietare l’installazione di antenne nel proprio territorio, così come di stabilire limiti di esposizione differenti rispetto a quelli previsti dallo Stato. Diverse sono state le ordinanze dei primi cittadini di alcuni comuni nazionali a proibire, o comunque a limitare, la sperimentazione e l’implementazione di antenne (quelle 5G soprattutto), richiamando il principio di precauzione per la salvaguardia della salute pubblica (in attesa di capire se le onde elettromagnetiche generate dalla tecnologia potesse in qualche modo rappresentare un pericolo per l’uomo).

Il provvedimento del Decreto Semplificazioni contro lo Stop 5G ha contrariato parecchio alcune istituzioni locali, come si evince dalle parole del sindaco di Vicenza riportate da ‘mondomobileweb.it‘: in ogni caso le ordinanze emesse sono state sospese. I provider, a margine dell’asta tenutasi qualche tempo fa, hanno investito più di 6,5 miliardi di euro nello sviluppo dello standard di rete 5G, dovendosi poi spesse volte ritrovare dinanzi a tanti ostacoli che si sono frapposti nell’installazione delle antenne di ultima generazione.

Alcuni sindaci avvieranno dei confronti con altri amministratori locali per meglio comprendere se è il caso di procedere con l’annullamento delle rispettive ordinanze (del resto le stesse sono destinate a decadere per perdita di efficacia visto che il Decreto Semplificazioni contro lo Stop 5G può già considerarsi legge essendo anche stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale). Il 5G non gode affatto di buona simpatia, ma i manifestanti ed i comitati avversi dovranno, a questo punto, accettare che il nuovo standard di rete diventerà presto una realtà consolidata nel nostro Paese (non ci potranno essere scioperi o rivolte che tengano). Speriamo che la comunità scientifica riesca presto a dimostrare che non ci sono rischi per la salute pubblica per via della crescita del 5G in Italia e nel mondo. Ci preoccuperemo di continuare a seguire da vicino la vicenda per tenervi sempre informati.