Vaccino coronavirus nel mirino di hacker russi? Quanto ne sappiamo

Alcuni attacchi informatici avrebbero avuto luogo nelle ultime ore, ai danni di chi è impegnato nella corsa al vaccino per il Covid-19

Vaccino coronavirus

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La ricerca di un vaccino per il coronavirus procede spedita, con le notizie degli ultimi giorni che risultano essere parecchio ottimistiche. I prossimi mesi potrebbero infatti portare alla produzione e distribuzione su larga scala di una risposta al potenziale rischio di una nuova pandemia. Il tutto ovviamente, per accorciare i tempi, richiederebbe il sacrificio di parte della fase di sperimentazione. Una situazione in costante divenire, e che avrà risvolti chiaramente nelle prossime settimane.

Chi è però attualmente al lavoro perché la cura arrivi nei tempi più ristretti possibile ha però denunciato alcuni attacchi informatici. E il National Cyber Security Center del Regno Unito, allertato per far luce sul tutto, ha cominciato a mettere insieme i tasselli di un puzzle che potrebbe ricondurre direttamente al governo russo.

Vaccino coronavirus, chi prova a rubare le informazioni?

È chiaramente presto per giungere a conclusioni, sebbene gli attacchi informatici legati al vaccino per il coronavirus parrebbero certamente provenire da hacker russi. Il centro per la cyber-sicurezza nazionale del governo britannico avrebbe identificato il gruppo responsabile dell’aggressione cibernetica.

Sarebbero gli APT29, anche conosciuti negli ambienti di rete come The Dukes o Cozy Bear, un’associazione di spionaggio che farebbe riferimento all’intelligence russa. Dello stesso avviso sono altre organizzazioni dedite alla cyber-security, come il Canadian Communications Security Establishment, lo US Department of Homeland Security, il Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), e la National Security Agency (NSA).

Nel mirino degli hacker ci sarebbero informazioni legate al vaccino per il coronavirus. Non sono ovviamente chiare le motivazioni che spingano a un tale gesto, sebbene quella economica potrebbe essere quella maggiormente accreditata. In un periodo d’emergenza come quello che stiamo vivendo a livello globale, riuscire ad arrivare per primi su un vaccino che funzioni efficacemente potrebbe portare vantaggi non da poco in termini meramente economici.

Non sono mancati interventi sulla situazione, con il primo ministro britannico Boris Johnson che ha espresso il proprio rammarico per la situazione che stanno vivendo scienziati e ricercatori, finiti loro malgrado nel mirino dei pirati digitali.

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