Quale futuro per Montalbano in tv a un anno dalla morte di Andrea Camilleri? Ultimi aggiornamenti dai palinsesti Rai

Che ne sarà della serie tv Il Commissario Montalbano dopo la scomparsa del Maestro? Alla presentazione dei palinsesti Rai risponde l'ad Salini


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A un anno dalla morte di Andrea Camilleri, il destino della sua creatura più celebre resta incerto: al momento non sembra esserci un futuro per Il Commissario Montalbano in tv, ad eccezione dell’ultimo episodio inedito già girato, nonostante sia appena uscito l’ultimo romanzo dell’autore dedicato al personaggio.

Riccardino, romanzo postumo che chiude il ciclo di Montalbano, è stato scritto nel 2005, quando Camilleri aveva 80 anni, ed è rimasto nel cassetto per oltre dieci anni, prima di essere ripreso e rimaneggiato nel 2016 restando però ancora inedito: concepito come l”ultimo romanzo della serie, è uscito solo postumo, per volontà dell’autore, pubblicato da Sellerio il 16 luglio 2020.

Nello stesso giorno a Roma si presentavano i palinsesti Rai per la stagione autunnale 2020. Alla domanda sul futuro di Montalbano dopo l’episodio Il metodo Catalanotti atteso nel palinsesto del 2021, è calato però il gelo: “Non c’è nessuna novità specifica su Montalbano, se non che Rai1 ha deciso di dedicare la giornata del 17 luglio alla memoria di Camilleri con una programmazione speciale” ha spiegato l’amministratore delegato della Rai e direttore ad interim di Rai Fiction, Fabrizio Salini.

Non sembrano esserci molte speranze per il Montalbano post-Camilleri, come d’altronde aveva dichiarato anche il protagonista Luca Zingaretti a stretto giro dopo la morte del Maestro, riflettendo anche sul fatto che sono ormai scomparsi sia lo storico regista della serie, Alberto Sironi, che lo scenografo Luciano Ricceri.

Il metodo Catalanotti in arrivo su Rai1 nel 2021 potrebbe dunque essere l’ultimo episodio de Il Commissario Montalbano dopo vent’anni e oltre un miliardo di spettatori tra prime visioni e repliche. D’altronde Riccardino non è un classico romanzo alla Montalbano e difficilmente si presterebbe ad essere adattato alla tv: è più un commiato dell’autore, che nel finale entra direttamente a far parte della trama dialogando in prima persona col personaggio di Salvo e citando perfino “il commissario della tv“, in una meta-narrazione scelta da Camilleri per dire addio alla sua creatura più ingombrante e amata, nonché al personaggio certamente più popolare della letteratura italiana contemporanea, arrivato grazie alla versione televisiva in decine di Paesi in tutto il mondo.