App Immuni un flop? I numeri sono chiari, ma c’è chi va controcorrente

Non entusiasma il numero di download dell'applicazione, sebbene le stime siano frutto del periodo caldo che non fa gioco al virus

App immuni su Huawei

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Con l’App Immuni si è tentato di dare una risposta digitale al problema della diffusione del Covid-19. Una necessità, considerando le criticità che si sono vissute nel periodo primaverile. E, per quanto il peggio sembrerebbe essere ormai alle spalle, occorre cautela per evitare che nuovi focolai possano esplodere, dando il via a una pericolosa seconda ondata.

Norme di distanziamento sociale e uso di dispositivi di protezione personale sono il mantra che ci accompagnerà ancora per un po’. Ma anche l’App Immuni avrebbe dovuto far parte del pacchetto. Un condizionale d’obbligo, visto che i numeri fatti registrare non sono tanto entusiasmanti quanto quelli che ci si sarebbe potuti aspettare. Al momento sarebbero infatti solo quattro i milioni di download, una cifra che è di molto inferiore a quella richiesta affinché il tracciamento dei contatti sia efficace. Perchè il progetto funzioni, è necessario che a scaricarla sia il 60% degli italiani, vale a dire (su una popolazione di 60 milioni di abitanti) almeno 36 milioni di cittadini.

App Immuni, in autunno tornerà utile?

Insomma, ce n’è ancora di strada da fare. Una strada che non va dunque abbandonata, nonostante il rischio sembrerebbe alle spalle. Abbastanza chiaro il pensiero del Commissario per l’Emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, che lega il mancato raggiungimento dei numeri richiesti al rilassamento generale. La fase che stiamo vivendo, con una regressione dell’epidemia in tutta la penisola, comprensibilmente spinge ad abbassare la guardia.

Non bisogna però dimenticare che a favorire tale diminuzione dei casi è soprattutto il clima, che non fa gioco al Covid-19. Gli occhi vanno quindi puntati sui mesi del primo freddo, con l’autunno inoltrato che potrebbe portare criticità. E sarà in quel momento, dopo la fase di iniziale rodaggio, che l’App Immuni potrà tornare utile.

La speranza è chiaramente che tutto questo non si verifichi, ma è ovvio che ogni scenario va attentamente valutato per evitare di farsi prendere in contropiede.

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