Rischia grosso TikTok negli USA, e più precisamente il ban: come riportato da ‘edition.cnn.com‘, queste sono state le dichiarazioni del Segretario di Stato Mike Pompeo a margine di un’intervista rilasciata a Fox News. L’estromissione a detta del Segretario potrebbe riguardare anche altre applicazioni cinesi. Pompeo ha affermato di non voler scavalcare il Presidente Trump, ammettendo che è un aspetto che stavo senz’altro considerando (con una battuta si è perfino parlato di informazioni private che consegnate deliberatamente al Partito Comunista Cinese scaricando l’app).
La tematica è sempre quella cara all’Amministrazione Trump, la sicurezza nazionale e la salvaguardia dei dati personali. In passato TikTok era già stata accusata di una gestione un poco nebulosa delle informazioni raccolte. All’epoca, per evitare che la piattaforma restasse coinvolta nella diatriba tra Cina e USA, l’azienda proprietaria ByteDance aveva palesato l’intenzione di spostare la propria sede fuori dai confini locali. Il trasferimento della sede da Pechino alla California ed il fatto che il nuovo CEO Kevin Mayer fosse americano non furono ritenete condizioni sufficienti per concedere fiducia a TikTok. Ciononostante, parliamo dell’app più scaricata al mondo (non tenendo conto del segmento games) con i suoi 2 miliardi di download fatti registrare nel corso del Q2 2020.
Trump, comunque sia, non considera abbastanza le rassicurazioni dell’azienda proprietaria (i server americani, il neo CEO con nazionalità statunitense, il trasferimento della sede principale fuori dalla Cina, backup a Singapore ed una certa autonomia rispetto al Governo locale), tanto da noil n ritenere TikTok una piattaforma sicura. La battaglia commerciale, da molti perfino definita ‘guerra fredda’, tra USA e Cina continua ancora la propria marcia, andando anche al di là dell’inasprimento del ban imposto a Huawei degli ultimi tempi: a rimetterci questa volta potrebbe essere TikTok, vicino anch’essa al ban in Nord America.