Gli Stati Generali puntano su 5G e fibra ottica: il piano per il rilancio post Coronavirus

L'Italia riparte dal digitale. E' questo uno dei 9 capitoli del masterplan "Progettiamo il rilancio" messo a punto dalla Presidenza del Consiglio

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Sono gli Stati Generali dell’Economia il primo passo nel lungo percorso che cercherà di rilanciare l’Italia dopo la pandemia da nuovo Coronavirus. Fortemente voluti dal premier Giuseppe Conte, si stanno svolgendo proprio in questi giorni a partire dallo scorso 12 giugno, con le modalità e gli obiettivi che vi abbiamo già raccontato in questo articolo dedicato. Gli incontri, già oggetto di alcune fake news a circolare sul web, vedono tutte le parti di Governo, esperti e menti eccellenti al lavoro per elaborare in sinergia un piano per la ripartenza economica del nostro Paese, che inizia a prendere forma nei nove capitoli del masterplan “Progettiamo il rilancio” messo a punto da Palazzo Chigi.

Anche il 5G per gli Stati Generali: come l’Italia progetta il rilancio economico

In uno dei nove capitoli redatti nel corso degli Stati Generali, e denominato “Un Paese completamente digitale”, si fa chiaro riferimento non solo alla fibra ottica, ma pure ad una tecnologia che una determinata frangia di italiani – e non solo! – continua a guardare con diffidenza: il 5G. Non a caso, la banda larga si è dimostrata fondamentale nei lunghi mesi di lockdown, con milioni di persone che si sono ritrovare costrette a lavorare da casa in smart working o a studiare in modo del tutto digitale tramite la didattica a distanza.

Ecco perché, nel corso degli Stati Generali dell’Economia, il Governo tricolore ha messo in chiaro – come riportato dal sito dell’ANSA – di voler spingere sull’acceleratore per lo sviluppo delle reti di nuova generazione. Nel programma di Conte si parla anche di bonus dedicati a famiglie e imprese per colmare il gap tecnologico che da sempre caratterizza molte zone del Bel Paese. E se è vero che saranno intensificati investimenti per il settore della robotica, intelligenza artificiale e per la cybersicurezza, allo stesso modo si fa esplicito riferimento ad una rete unica per le “aree bianche”, e alla fibra ultraveloce per le aree rurali utile a permettere lo sviluppo di una agricoltura 4.0.