La Bombonera stadio più caldo del mondo. San Paolo vince la classifica italiana

L’arena del giovane Maradona è la più caliente. La Bombonera sorpassa Anfield ed il muro giallo di Dortmund. Fuori classifica Bernabeu e Nou Camp. L’urlo Champions del San Paolo vale il tredicesimo posto

Bombonera Buenos Aires

Tifosi alla Bombonera


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Gli stadi di tutto il mondo sono stati svuotati dal Coronavirus. Ma il fascino della Bombonera di Buenos Aires è indimenticabile. Lo stadio dove Diego Armando Maradona manifestò al mondo il suo talento è stato giudicato il più caldo del mondo dalla rivista France Football.

La Bombonera, a giudizio dell’autorevole rivista transalpina, guida la classifica dei trenta stadi più passionali del pianeta. Un vero e proprio inferno per le squadre rivali costrette a giocare in un fragoroso uragano gialloblù capace di terrorizzare anche i più accaniti rivali.

La Bombonera si lascia alle spalle il tempio europeo del calcio: Anfield la casa del Liverpool pluricampione d’Europa e d’Inghilterra anche se l’inno You’ll never walk alone è certamente il più amato dai tifosi di calcio di tutto il mondo.

Insieme a Bombonera ed Anfield sale sul podio il Signal Iduna Park famoso per il “muro giallo” dei tifosi del Borussia Dortmund legato al Liverpool dal medesimo allenatore Jurgen Klopp capace d’incarnare al meglio la passione dei sostenitori dapprima tedeschi poi britannici.

Al quarto posto si arrampica il Marakana di Belgrado un vero e proprio inferno rosso che stordisce i rivali nel segno dell’orgoglio serbo. Il tifo dei padroni di casa sommerge persino le note della colonna sonora Champions che il tifosi del San Paolo di Napoli ( tredicesimo in classifica e primo stadio italiano ) hanno trasformato in must. L’urlo “The Championsssssssss” scuote Fuorigrotta e le squadre avversarie. Un altro riconoscimento a Maradona che al San Paolo esaltò il suo mito immortale.

L’altro stadio italiano che trova posta nei primi trenta del mondo è l’Olimpico di Roma. Stupisce l’esclusione di San Siro la scala italiana del calcio e dei due grandi stadi spagnoli: Bernabeu e Nou Camp a favore del Parco dei Principi di Parigi certamente meno emotivo e blasonato. Un omaggio alla “grandeur francese” a dispetto dei cugini confinanti?