Diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 14 anni, le condizioni del Decreto Rilancio

Misura per i lavoratori del settore privato, nessun obbligo di attrezzature informatiche dal datore di lavoro

smart working per chi ha figli sotto i 14 anni

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L’iniziativa farà piacere a milioni di lavoratori italiani che vedono ora sancito il diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 14 anni sulla base del Decreto Rilancio, firmato nella giornata del 13 maggio da Giuseppe Conte. Le innumerevoli difficoltà con le quali si scontrano tanti genitori giornalmente potrebbero essere mitigate proprio dall’ultima misura a loro favore.

Con le scuole che resteranno chiuse fino a settembre prossimo, era necessario mettere in campo una specifica indicazione per quei genitori con minori in casa ma con la necessità di continuare a lavorare. Proprio per loro, il nuovo decreto Rilancio prevede che fino alla cessazione dello stato di emergenza per la pandemia Covid-19 è sancito il pieno diritto di lavorare a casa e dunque, nel frattempo, accudire anche i propri figli.

La misura per lo smart working per chi ha figli sotto i 14 anni si riferisce a lavoratori del settore privato. Questi potranno eseguire le loro mansioni in modalità agile, naturalmente nel caso in cui la specifica professione garantisca questa possibilità.

Impossibile negare come un’ampia platea di genitori potrà, appunto, beneficiare di questa misura. Andranno garantiti solo gli obblighi informativi previsti dagli articoli 18 al 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81.

Il diritto allo smart working per chi ha figli al di sotto dei 14 anni non prevede, tuttavia, che sia per forza il datore di lavoro a fornire al lavoratore i mezzi per svolgere tutte le mansioni previste dal proprio ruolo. Sarà anche il dipendente privato a dover adoperarsi con mezzi propri, spendendo anche le sue stesse risorse per mettersi in condizioni di svolgere i propri compiti. Al datore di lavoro è invece fatto solo l’obbligo di comunicare al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori interessati dalla misura e la data esatta di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile.